Adrano, le confraternite chiedono al consiglio comunale un intervento sui loculi requisiti: 4 domande sull’inerzia dell’amministrazione

Con una lettera al vetriolo, indirizzata al presidente del Consiglio comunale e a tutti i consiglieri di Adrano, le sei confraternite del territorio tornano sull’argomento della requisizione dei loculi decisa dal sindaco Angelo D’Agate.

A firmarla sono i responsabili delle confraternite del SS. Sacramento, Gesù e Maria, Maria SS. della Misericordia, Maria SS. della Provvidenza, Maria SS. degli Agonizzanti e SS. Cristo alla Colonna.

Come preannunciato dal Corriere Etneo, i confratelli hanno affidato la questione ad un legale – lo stesso che cura gli interessi della Curia etnea – affinché presenti ricorso al TAR per sospendere tutto.

I toni duri della missiva non sono diretti ai destinatari ma all’amministrazione comunale in carica che è rimasta a guardare per ben 2 anni per poi accorgersi – in piena emergenza Covid – che al cimitero mancano i posti di sepoltura.

Come mai – si chiedono le 6 confraternite – l’amministrazione comunale, che con delibera del 23 gennaio 2019 incaricava il responsabile del VII settore ad avviare le procedure per la realizzazione di N. 160 loculi, non ha ritenuto opportuno seguire e accelerare l’esecuzione delle opere facendo passare ben oltre 16 mesi?

Dubbi e perplessità vengono avanzate anche sul conto del primo cittadino: “Come mai il sindaco, in qualità di ufficiale del Governo e autorità sanitaria locale, essendo a conoscenza della carenza di loculi comunali, anziché accelerare l’iter per la costruzione degli stessi…utilizza il suo incarico di autorità sanitaria solo il 5 maggio per emanare l’ordinanza in oggetto?

L’ultimo quesito, rivolto all’amministrazione ed esposto a beneficio dell’assise cittadina e del suo presidente, riguarda le ragioni del mancato intervento: Quali sono i motivi che hanno impedito la costruzione dei nuovi loculi comunali che giustificano un ritardo di ben 16 mesi?

Obiettivo della lettera è quello di “…avviare le opportune indagini sulla dolorosa questione con la conseguente possibilità di richiedere immediatamente la sospensione dell’ordinanza”.

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