Con una nota a sua firma, il Governatore della Confraternita del SS. Sacramento, Francesco Alì, interviene sulla contestata decisione del sindaco di Adrano di requisire i loculi delle sei confraternite.
Le confraternite, come preannunciato ieri dal Corriere Etneo, presenteranno ricorso al TAR per chiedere la sospensiva del provvedimento.
Ecco il testo:
Mentre il Nord dello Stivale sprofonda nella Pandemia – Grazie a Dio, al Sud, se non fosse stato invaso dal rientro dei residenti del Nord, di Covid -19 se ne sarebbe parlato molto di meno e i fatti lo dimostrano, ma giustamente non possiamo ipotecare l’avvenire.
Il nostro sindaco emette e notifica, in data 5 maggio 2020, l’ordinanza n. 46 avente per oggetto: ordinanza contingibile ed urgente – Utilizzo temporaneo loculi non occupati, insistenti nelle confraternite.
Dal contenuto dell’ordinanza, tra l’altro si rileva:
• la impossibilità, a causa dell’emergenza Covid-19, da parte del Settore tecnico di competenza di non poter realizzare in tempi brevi la procedura per il completamento di nuovi loculi nel cimitero;
• la requisizione, in via temporanea e provvisoria dei loculi liberi delle confraternite
• ed altri motivi atti a salvaguardare l’igiene pubblica
A questo punto sorge spontaneo e senza ombra di dubbio alcuno, chiedersi:
Allora da tempo il Comune di Adrano vive d’inerzia.
Da quanto ci risulta l’amministrazione comunale ha promosso la costruzione di 160 loculi (vedasi delibera G.M. n° 4 del 23 gennaio 2019). Dopo tanto lasso di tempo, dopo che il Governo, dal 9 marzo 2020, dichiara tutta Italia, zona rossa, a causa dell’epidemia del Covid -19 gli uffici comunali e l’amministrazione non sono riusciti a fare un bel niente.
Oggi l’adempimento dei doveri amministrativi si riduce all’applicazione di ordinanze e determine.
Basta osservare la situazione del Cimitero: l’art. 31 del Regolamento di Polizia Mortuaria prevedeva per la nostra città un Piano Regolatore Cimiteriale: ma questo non esiste e non si sa in quale cassetto sia riposto. Questo strumento di somma importanza è previsto nel febbraio del 2000.
L’obbligo è rimasto scritto (in bella scrittura) e tutt’ora di vigore del P. R. Cimiteriale non c’è nulla, anzi dovevasi adottare entro due anni dalla data di entrata in vigore del Regolamento (punto 1 del detto art. 31). Sono trascorsi esattamente 20 anni, due mesi e 19 giorni alla data della surriferita ordinanza (05/05/2020), che requisisce i loculi delle Confraternite di Adrano, e nulla è stato fatto.
Poiché sono trascorsi i primi cinque anni utili richiesti per la prescrizione, con letizia questa si è attuata e, quindi, l’area cimiteriale, indiscriminatamente è servita per la concessione e la costruzione di cappelle gentilizie di famiglia e posti tomba privati.
Dei campi di inumazione comune nessuna traccia.
Chiediamo alla Rai, “Chi l’ha visto?”, anzi sono stati cancellati dal registro delle opere utili in qualsiasi cimitero.
Un giusto plauso e tanta riconoscenza va a chi ha autorizzato le costruzioni delle cappelle gentilizie, perché, per la loro precisa ubicazione, hanno salvaguardato la salute dei defunti seppelliti nelle tombe private, mettendoli al riparo dai venti gelidi di tramontana per non farli ammalare di reumatismi o di altre malattie che nuocciono alla loro salute. Trascurando, e, non tenendo nel giusto conto, gli eventuali eventi straordinari (Covid o qualche altra epidemia) che richiederebbero un gran numero di inumazioni.
Giustamente a questi eventi straordinari si fa fronte con i posti disponibili nelle cappelle delle confraternite, come se queste associazioni fossero in via di estinzione e manchino di associati.
E’ bene mettere in evidenza che le cappelle delle confraternite non son cappelle private di famiglia, ma cappelle sottoposte a Concordato e quindi sottoposte necessariamente alle statuizione del Codice di Diritto Canonico.
Dove pensa il sindaco di seppellire gli associati delle confraternite requisendone i loculi?
Perché il Comune, anziché mantenere la disponibilità dei posti di sepoltura del 4° tumulo in profondità, la cui concessione è stata estesa anche alla nuova area cimiteriale (Delibera G.M. n. 97 del 17/07/2007), sospende, senza una motivazione, questa concessione?
Ma una volte per tutte il Comune di Adrano, il problema della carenza dei posti al cimitero l’ha risolta: requisendo i posti disponibili nei colatoi delle Confraternite.
Caro signor sindaco, la rincuoro facendole presente che una caratteristica benevola delle confraternite è proprio quella di ricordare al Signore i confratelli defunti ma, faranno di più, richiederanno l’immortalità per i confratelli in vita in modo che Ella, per la dichiarata carenza dei posti di sepoltura al cimitero, possa continuare a requisire tutti i posti utili e necessari che gli abbisognano per grazia ricevuta.
Se questo avverrà ci riempie di gioia, consapevoli di aver aiutato il Comune a risolvere la carenza di servizi e regole.
Si rende urgente che tutte le forze politiche facciano sentire la loro voce allo scopo di scuotere una amministrazione che fa acqua da tutte le parti e non riesce a gestire quei servizi essenziali a favore dei propri cittadini.
Francesco Alì – Governatore Confraternita del SS. Sacramento