Adrano, posti in piedi al cimitero e il sindaco requisisce i loculi delle Confraternite: pronto un ricorso al TAR

Per sopperire alla mancanza di loculi nel cimitero, il sindaco di Adrano ha emesso una ordinanza che requisisce i loculi funerari delle confraternite locali.

L’urgenza – si legge nel provvedimento del sindaco – è scattata vista l’impossibilità a causa dell’emergenza Covid-19 di completare la procedura di nuovi loculi nel cimitero.

Nei due anni che competono all’amministrazione in carica e, a ritroso, nei decenni prima, nessuno degli amministratori ha pianificato una graduale espansione di posti all’interno del cimitero. Improvvisamente, con l’emergenza Coronavirus in atto, si scopre che i loculi sono finiti. E meno male che la pandemia nel nostro territorio non ha fatto registrare casi di mortalità.

Alle sei confraternite esistenti ad Adrano la decisione di requisire i loculi di loro competenza è stata preannunciata pochi giorni prima che l’ordinanza venisse emanata. L’idea di ‘prestare’ provvisoriamente i loculi al Comune non è andata giù ai responsabili delle sei confraternite.

La requisizione dei loculi – stando a quel che si legge nell’ordinanza – è provvisoria, legata quindi alla realizzazione di nuovi loculi. Nessuna indicazione, però, viene data sulla durata della requisizione dei loculi. Se in due anni dal suo insediamento, l’amministrazione non è riuscita ad ‘allargare’ il cimitero comunale, non si capisce perché nel giro di pochi mesi possa riuscirci.

Le confraternite, rispettose delle norme e delle prerogative comunali, hanno già dato il via libera ad un paio di sepolture. Nel frattempo si sono rivolti ad un legale, l’avvocato Barletta di Catania, per richiedere al TAR, Tribunale amministrativo regionale, la sospensione del provvedimento.

I confratelli puntano il dito, senza mezzi termini, contro l’amministrazione comunale che ha scelto la strada più breve – cioè la requisizione dei loculi – per sopperire a decennali inefficienze proprie.
“Basta osservare – spiega Francesco Alì, governatore della Confraternita del SS. Sacramento – la situazione del cimitero: l’art. 31 del Regolamento di Polizia mortuaria prevedeva per la nostra città un Piano Regolatore Cimiteriale: ma questo non esiste e non si sa in quale cassetto sia riposto. Questo strumento di somma importanza è previsto nel febbraio del 2000.

L’obbligo è rimasto scritto (in bella scrittura) e tutt’ora non c’è traccia del P. R. Cimiteriale, che doveva essere adottato entro due anni dalla data di entrata in vigore del Regolamento (punto 1 del detto art. 31). Sono trascorsi esattamente 20 anni, due mesi e 19 giorni alla data della surriferita ordinanza (05/05/2020), che requisisce i loculi delle Confraternite di Adrano, e nulla è stato fatto”.

I loculi liberi requisiti – lo ricordiamo – sono quelli a disposizione dei confratelli.

“Vuol dire – ironizza Francesco Alì – che ai confratelli in vita richiederemo l’immortalità, in modo che il sindaco possa continuare a requisire tutti i posti che servono al Comune”.

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