Chiedono trasparenza i consiglieri comunali del Movimento 5Stelle Claudia Flammia, Martina Ardizzone e Marco Gresta sui criteri adottati dalla giunta comunale guidata da Nino Naso.
“Nei giorni scorsi, nei pressi del Palazzo di Città, molti cittadini hanno richiesto spiegazioni all’amministrazione per la distribuzione dei buoni spesa. Abbiamo letto le osservazioni di molti partiti ma, per avere risposte concrete, non basta la polemica – scrivono i consiglieri sui propri profili social – Abbiamo deciso di protocollare una richiesta di accesso agli atti per chiarire tutti i meccanismi fini ad oggi attuati”.
In particolare i consiglieri pentastellati richiedono al sindaco, al segretario generale del comune e alla responsabile dei servizi sociali gli “atti relativi alle procedure di gestione e di distribuzione dei buoni spesa elargiti” con le somme stanziate dal governo nazionale nonché il numero complessivo delle “domande ricevute e il numero di richieste relative ad ogni categoria”(famiglie reddito zero, lavoratori autonomi o con partiti Iva, ricevitori di ammortizzatori sociali ecc). E ancora il “numero delle richieste da parte di famiglie con lavoratori autonomi o con partita Iva adempiute” e di conseguenza il numero delle richieste che “non si riuscirà ad accogliere.” Inoltre i consiglieri hanno richiesto “modalità e ordine” in cui si è proceduto a stilare la graduatoria, per ogni categoria, delle famigli richiedenti (ordine alfabetico, per numero di componenti, per anzianità ecc. Ed ancora la somma che è stata utilizzata per “coprire le richieste delle famiglie a reddito zero” e quindi eventuale somma restante a disposizione. Numero totale dei buoni distribuiti e numero di buoni “ancora da distribuire, intendendo come buona spesa, singolo buono spesa di euro 50”. Il gruppo consiliare del M5Stelle ha richiesto le eventuali comunicazioni da parte del governo nazionale “sulle modalità di distribuzione o di uso della somma stanziata”; infine quali somme sono state dedicate “per la distribuzione dei buoni spesa, oltre a quelle trasferite dal governo nazionale e come queste sono state gestite.” I consiglieri hanno specificato che tali atti devono essere consegnati entro 15 giorni dalla ricezione della nota.
“Questa non è una questione politica. Vedere padri e madri di famiglia disperati è davvero una pessima fotografia della città” hanno detto Flammia, Ardizzone e Gresta. Il sindaco Nino Naso aveva specificato attraverso la stampa locale che buoni distribuiti erano 9000, per circa 1400 nuclei familiari. Sono state oltre 3500 le istanze giunte al comune di Paternò: parte di esse sono state inoltrate da più componenti della stessa famiglia (il richiedenbte, invece, doveva essere un solo componente). Nell’assegnazione dei buoni spesa è stata data priorità alle famiglie che hanno dichiarato di avere un reddito zero.