Niente canone di occupazione per gli allevatori che fanno pascolare i propri animali nei territori demaniali del comune di Bronte. Ad annunciarlo è il sindaco Graziano Calanna.
Si tratta di una iniziativa della giunta comunale finalizzata a mitigare la crisi legata al coronavirus.
“Non potevamo fare diversamente – ha detto l’assessore Giuseppe Di Mulo – La crisi derivante dal blocco delle attività per contenere la diffusione del Covid-19 sta attanagliando anche gli allevatori. Era doveroso venire incontro alle loro esigenze”.
Il provvedimento di esenzione dei canoni sarà verrà ratificata nei prossimi giorni. Per il sindaco Calanna la zootecnia rappresenta una fetta di economia importante del territorio che “abbiamo l’obbligo di tutelare nel rispetto delle norme. Per questo non abbiamo avuto dubbi, e come è vero che in questi giorni di grande emergenza stiamo venendo incontro a tutti coloro che è possibile aiutare, abbiamo pensato anche agli allevatori”.
Questi ultimi denunciano come il covid stia penalizzando ancor di più un settore già in difficoltà. Lo ribadisce Giuseppe Cono Genova, brontese che sui Nebrobi alleva bovini, ovini, suini e pure asini: “Allevo – afferma – principalmente capi destinati alla macellazione. Un settore che in questo momento è praticamente fermo. Neanche i veterinari vengono a fare i controlli. E tutto ciò si aggiunge agli altri problemi che spesso denunciamo. I bandi a sostegno delle nostre aziende infatti latitano, i pascoli rendono molto poco e spesso la burocrazia asfissiante ritarda se non addirittura impedisce il regolare afflusso dei fondi europei. Per questo – conclude – ci siamo rivolti all’amministrazione comunale.”