Il sindaco di Paternò Nino Naso ha firmato stamattina l’ordinanza n. 47 con la quale stabilisce l’apertura per l’intera giornata delle attività commerciali (il recedente provvedimento fissava alle 14 la chiusura delle saracinesche).
A darne comunicazione è lo stesso sindaco attraverso il proprio profilo social.
“Nell’ottica della ripartenza economica di Paternò, ascoltando il grido di sofferenza dei tanti miei concittadini titolari di attività commerciali e nella consapevolezza del disagio venutosi a creare con la loro chiusura forzata a causa dell’emergenza Coronavirus – ha scritto Naso – comunico che con un’apposita ordinanza sindacale che da lunedì 4 maggio sarà consentita l’apertura per l’intera giornata”.
Per le altre attività ancora chiuse a seguito dei provvedimenti dei governo nazionale e regionale Naso ha avviato “un’interlocuzione proficua con le categorie interessate, gli enti sovracomunali e la deputazione regionale, al fine di trovare soluzioni immediate a tutela e garanzia dei lavoratori che non possono essere considerati lavoratori di serie B”.
A Paternò restano ancora chiusi Villa Moncada e il Parco Papa Giovanni XXIII: l’ha deciso Naso con una apposita ordinanza; un provvedimento dettato dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020. “Risulta impossibile assicurare il rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento di persone, nè il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, nonchè la chiusura delle aree attrezzate per il gioco dei bambini”, si legge in un comunicato.
Da lunedì riaprono, com’è noto, i cimiteri: si tratta di una apertura contingentata: “L’’accesso è consentito, negli orari prefissati, unicamente dal cancello principale, con modalità contingentate per un numero massimo di 30 visitatori per volta, muniti di guanti e mascherina, e con una durata massima di visita ai propri defunti di un ora ;ai portatori di handicap sarà consentito l’accesso prioritario con un accompagnatore.
Da evitare ogni forma di assembramento di persone, mantenendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro”.
