Duro scontro ieri all’Ars fra il presidente della Regione Nello Musumeci e il deputato Luca Sammartino che aveva chiesto il voto segreto su un emendamento all’articolo 3 della finanziaria che assegna risorse allo sport e al Turismo.
“La sua richiesta non fa onore né a lei né a questo parlamento – ha tuonato Musumeci prendendo la parola – In un momento in cui tutta la comunità siciliana si aspetta chiarezza, lei nel voto alla legge di stabilità chiede il voto segreto. Si vergogni. E per protesta lascio l’Aula. Mi auguro che di lei e di quelli come lei si possa presto occupare ben altro Palazzo” ha concluso il governatore. Parole che hanno scatenato il caos in aula, con alcuni deputati che dagli scranni hanno urlato “questa è una minaccia”.
Il presidente Gianfranco Miccichè è stato costretto a sospendere l’aula.
“L’intervento di del presidente Musumeci in Aula dimostra lo squadrismo fascista. Ha offeso il parlamento siciliano arrivando pure a minacciare ed insultare il deputato Luca Sammartino, reo di aver presentato un emendamento a lui non gradito. Il governatore non si permetta di minare la libertà, l’onorabilità e le prerogative di tutti i parlamentari, specialmente di quelli dell’opposizione”. Così il vicepresidente della Camera e coordinatore nazionale di Italia Viva Ettore Rosato, il capogruppo al Senato Davide Faraone e la senatrice Valeria Sudano. “Le prerogative di un parlamentare non possono essere fermate dalle minacce di un presidente della Regione – aggiungono -Quello che è accaduto oggi è di una gravità istituzionale inaudita e nessuna scusa potrà bastare a Musumeci. Abbiamo scoperto di che pasta è fatto, puzza di dittatura. Davvero oggi si è scritta una pagina nera ed indegna per la democrazia”.
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