Ordinanze mirate per fare chiarezza tra le attività commerciali.
E’ quanto chiede all’amministrazione comunale il gruppo ‘Alleanza per Paternò’ in una lettera inviata al sindaco Nino Naso, al Comandante della Polizia municipale e al responsabile dell’area attività produttive.
“Alleanza per Paternò – si legge nella nota firmata dai consiglieri Paternò, Marzola e Sciacca – nell’interesse unico di salvaguardare gli interessi legittimi di tutte le categorie commerciali, in un momento storico di grande sofferenza, chiede all’amministrazione comunale di emanare delle direttive, sotto forma di ordinanze, per dare la possibilità oltre ai panifici (che non finiremo mai di ringraziare per il lavoro che svolgono) anche ad altre attività commerciali – tipo bar – di poter produrre e commercializzare beni non essenziali quali tavola calda, pasticceria, torte nel pieno rispetto durante la commercializzazione delle norme emanate con Dpcm”.
L’esigenza di chiarezza invocata dai tre consiglieri comunali fa riferimento al decreto governativo dell’11 marzo scorso che impone la chiusura della gran parte delle attività commerciale, fatta eccezione per le attività commerciali abilitate alla vendita di quei prodotti considerati di prima necessità (supermercati, panifici, farmacie).
“Le norme appena richiamate – scrive il gruppo Alleanza per Paternò – in assenza di una corretta interpretazione ed applicazione da parte degli enti locali, determinano grande confusione fra le attività commerciali. Nel caso dei panifici, ad esempio, è di tutta evidenza che oltre alla vendita di beni di prima necessità, quali pane e pasta, vengono prodotti e commercializzati altri beni non strettamente essenziali e non rientranti nella categoria ‘di prima necessità’ quali tavola calda, colazione, pasticcini, torte. Siamo assolutamente favorevoli a tutto questo e al fine di garantire l’uguaglianza e il rispetto della legge, secondo un principio di corretta interpretazione, chiediamo all’amministrazione di emanare delle direttive”.