Sale di altre 431 vittime il bilancio dei morti in Italia conseguenze derivate dal coronavirus. Ieri il dato era di 619.
È quanto ha diramato il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli nel consueto punto stampa delle ore 18 oggi domenica 12 aprile.
I casi Covid-19 accertati in Italia dall’inizio dell’emergenza sono ora 156.363 (4.092 in più rispetto a ieri), di cui 19.899 morti e 34.211 guariti, 1677 nelle ultime ventiquattro ore. Il numero di attualmente positivi nel nostro Paese è di 102.253 persone, ieri era di 100.269, un aumento di 1.984 unità.
I tamponi effettuati fino ad oggi sono 1.010.193, 46.720 nell’ultimo giorno (Ieri erano 56.609). La Provincia Autonoma di Bolzano ha comunicato di avere effettuato un ricalcolo dei guariti verificando una diminuzione di 110 rispetto a ieri.
Sono 3.343 i malati in terapia intensiva, 38 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.176 sono in Lombardia (-2). 27.847 sono poi ricoverati con sintomi, 297 in meno rispetto a ieri, e 71.063 (+2.319) sono quelli in isolamento domiciliare.
Scende, quindi, di quasi duecento persone il numero di morti in un giorno che ormai sfiora quota ventimila e, rispetto al bollettino di sabato, cala il trend dei nuovi casi accertati di persone positive (4.092 contro i 4.694 di ieri). Diminusice il numero di tamponi, quasi diecimila in meno in un giorno, che ha sorpassato quota un milione da inizio emergenza. Ennesimo giorno di calo del numero di persone in terapia intensiva (-38) e di ricoverati con sintomi (-297).
Con quello di oggi e’ il nono giorno di fila che si registra un calo di ricoveri nelle terapie intensive degli ospedali italiani per l’epidemia di coronavirus. Oggi sono infatti segnalati 3.343 ricoveri in totale in questi reparti, con una flessione di 38 unita’, e secondo il professor Luca Richeldi, pneumologo del Policlinico Gemelli, intervenuto nel corso del briefing con la stampa tenuto con il capo Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, sta a significare che si tratta di un trend “ormai affidabile, significa che siamo riusciti a ridurre la pressione sul punto chiave del servizio sanitario nazionale”.
Quello dei ricoveri in terapia intensiva era ed e’ – ha detto inoltre Richeldi – un “dato critico per il SSN” e questo trend in discesa significa un’importante evoluzione nella lotta all’epidemia “fatta anche attraverso il rispetto delle prescrizioni e delle misure di contenimento che stanno dando effetto”.