Il sindaco Naso parla alla città e ai consiglieri d’opposizione che nei giorni della inattesa emergenza hanno invocato un’azione comune. In una lunghissima lettera indirizzata agli uni e agli altri, il primo cittadino sottolinea l’impegno profuso dall’amministrazione in queste settimane convulse.
Accoglie ‘con spirito positivo’ l’invito dell’opposizione e delle associazioni a rendere trasparente, e veloci al tempo stesso, tutte le operazioni che riguardano la distribuzione dei buoni spesa per le famiglie più disagiate. Elogia anche l’impegno di quella che definisce la “task force” della solidarietà. Sottolinea il rispetto per il Consiglio comunale e per ogni singolo consigliere e auspica un percorso comune per superare questa terribile prova. Giustifica, infine, per amor di chiarezza, il ricorso alla tutela penale e civile ritenendola legittima quando si tratta di difendere la dignità violata. Proprio sul ricorso alla carta bollata, c’è da augurarsi che il sindaco Naso e la sua amministrazione ritirino la querela per procurato allarme contro le consigliere pentastellate e che quest’ultime facciano altrettanto, ‘stracciando’ la controquerela di risposta. Sarebbe una prova genuina dell’intento unitario che si vuol perseguire. E’ chiaro a tutti – a Paternò e nel resto del mondo – chi è l’avversario da battere.
Ecco il testo integrale della lettera del sindaco Nino Naso:
Dico ai miei concittadini che questi sono stati e sono giorni di intenso lavoro per me e la mia Amministrazione. Stiamo profondendo, tutti insieme e senza che nessuno di noi si risparmi, tutto l’impegno e l’amore necessari per far fronte ad un’emergenza che non ha precedenti, che espone a pericoli costanti tutti noi. Il nostro impegno lo abbiamo costruito e continuiamo a costruirlo attraverso il dialogo vero con tutte le parti sociali e politiche di questa città, perfino con quella parte di opposizione che ha ritenuto giusto, con mia grande soddisfazione, sedersi al tavolo di lavoro del Governo della città.
Abbiamo pensato fin da subito che lo spirito costruttivo è un bene per la collettività. Ad inizio mandato, il giorno dopo essere stato eletto, ho chiamato al tavolo tutti i candidati sindaci per un confronto franco ed onesto sullo stato di salute del nostro Comune. Fin da quel momento non ho fatto altro che tentare di costruire un dialogo costante con tutta la politica volenterosa di questa città. Abbiamo sempre pensato che questa costruzione di dialogo nell’ambito della mia visione istituzionale – da sindaco, in questo preciso momento storico al di sopra delle parti e che crede nel lavoro tenace ed umile – avrebbe portato ad un risultato importante sul piano del dialogo con tutti: dall’ultimo dei cittadini al primo leader politico, passando per il variegato e talvolta indispensabile mondo delle Associazioni culturali e politiche. Più una comunità è unita e coesa come una vera e propria famiglia, più riesce a trovare temi importanti per lavorare insieme. Solo così si potranno ottenere maggiori risultati positivi per la città.
In merito alla richiesta di chiarimento da parte delle opposizioni e di alcune Associazioni sugli aiuti alla popolazione, questa viene accolta da me con spirito positivo, perché coincide pienamente con la mia visione di azione per il bene comune. I cittadini aspettano risposte e le avranno. Si sta procedendo con celerità ma anche con rigore, perché tutto deve esser fatto come sempre nel rispetto delle regole e della massima trasparenza: la velocità senza rigore può portare ad errori. E per evitare errori i Servizi Sociali del Comune di Paternò stanno lavorando con un impegno fortissimo e con tutta la dovuta attenzione. Abbiamo messo in campo aiuti racimolando il più possibile dal nostro bilancio ancor prima che Stato e Regione Siciliana si attivassero. Abbiamo e stiamo distribuendo anche dei “Buoni Farmacia”. Abbiamo favorito ogni seria iniziativa di solidarietà, come quella del “Carrello solidale”. Imprenditori anonimi si sono resi disponibili ad importanti donazioni in generi alimentari che piano piano stiamo distribuendo alle famiglie meno fortunate. I singoli cittadini stanno donando e acquistando ogni giorni beni di prima necessità che transitano dai nostri Servizi Sociali per giungere alle famiglie più in difficoltà. Perfino io stesso non mi sono risparmiato ed ho caricato e scaricato beni alimentari nel nostro Palazzo Comunale, dove abbiamo creato una vera e propria task force della solidarietà. Per questo ringrazio dal profondo del mio cuore l’assessore ai Servizi Sociali Francesca Chirieleison ed il capo settore Servizi Sociali dott.ssa Cettina Conti.
Trovo molto giusta anche la necessità che ogni passaggio sia chiaro e trasparente, è la stessa linea su cui si è sempre fondato il mio impegno politico. Ogni passaggio sarà comunicato ed il dialogo sarà partecipato perché è giusto che vada così. Ed è stato importante l’incontro che vi è stato con alcuni componenti delle opposizioni perché mi hanno fornito importanti spunti: li ho ascoltati e li ascolterò sempre. Anzi, ascolterò tutti, anche coloro che a quell’incontro non sono potuti essere presenti o che non hanno voluto essere presenti. Ho rispetto per il ruolo del Consiglio Comunale e di ogni singolo consigliere. Quella riunione con le opposizioni, che è stata realizzata nel Palazzo Comunale (come hanno mostrato le immagini televisive e le immagini sui social) è avvenuta nella piena adesione alle regole del distanziamento sociale, in questo momento di emergenza. In questa fase in cui bisogna preservare le vite dei nostri concittadini, le polemiche e le divisioni devono essere superate, bisogna tutti fare un passo di lato per farne due in avanti. Tutti insieme.
Nei territori etnei vi sono persone che muoiono di Coronavirus, non si può perder tempo con polemiche inutili. Chi non vuole dialogare, chi intende isolare il proprio impegno politico e ristagnare nella retorica ed in un’inutile ipocrisia, lo faccia. Non ne risponderà al sindaco né a questa Amministrazione, ma ai cittadini.
Detto questo, ammetto che gli attacchi personali ed ingiusti mi feriscono profondamente, da essere umano prima che da sindaco. Ma vado oltre. E vedo che più alcuni mi attaccano più molte persone mi testimoniano la loro vicinanza. In questi giorni accolgo gli appelli di tante persone disperate. E allora dico: lavoriamo assieme per risolvere i loro problemi, che per me hanno la priorità su tutto. Nel contempo, mentre affrontiamo la drammatica emergenza sanitaria e sociale data dal Coronavirus, stiamo anche lavorando per la ripartenza economica, culturale e sociale della città. Quando le Istituzioni nazionali e regionali allargheranno le maglie e ci diranno di ripartire, sia pure gradualmente, noi saremo pronti a farlo. Stiamo lavorando in ogni settore. Voglio ringraziare tutti i miei collaboratori che stanno dando il massimo impegno. Sia chiaro che tutelerò sempre la dignità e l’immagine del Comune di Paternò, del sindaco, della Giunta, dei dipendenti comunali, dei miei collaboratori più stretti.
Un piccolo chiarimento in merito alla scelta di tutelarsi in sede penale e civile: la ritengo una scelta giusta e necessaria quando vi sono lesioni della dignità altrui. E’ giusto che chi compie tali atti venga chiamato a risponderne davanti alla legge. Questo vale anche per i cosiddetti “odiatori della rete” che specie negli ultimi giorni hanno dato il meglio di loro stessi, qualunque ruolo abbiano. Provvederemo subito a segnalare alle Forze dell’Ordine violazioni in tal senso. L’ingiuria gratuita non sarà tollerata.
In ultimo chiedo a tutti i cittadini di aiutarmi, di aiutarci. So che stanno facendo sacrifici enormi. Tutti stiamo facendo enormi sacrifici. Noi siamo una comunità, nessun cittadino verrà lasciato solo: avrete risposte positive, giuste e nei giusti tempi. Sono orgoglioso di come i paternesi, fatte alcune eccezioni, stiano rispettando le regole. I siciliani emergono come coloro che stanno rispettando maggiormente le restrittive regole per evitare il propagarsi del contagio del Coronavirus. Vi chiedo di continuare così fino a quando vi saranno queste regole, ancora un altro sforzo. Non abbassiamo la guardia. Possiamo farcela, ce la faremo.
Nino Naso, sindaco di Paternò