L’andamento della curva del contagio da coronavirus in Sicilia “ha mostrato il massimo dei casi positivi il 22 di marzo, dopo ha iniziato una fase di decrescita”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, illustrando all’Ars alcuni dati sull’emergenza epidemiologica nell’Isola.
“Sul piano della valutazione dell’incidenza dei casi positivi e’ gia’ possibile – ha spiegato Razza – tracciare un primo profilo” dei pazienti colpiti: ad oggi “l’eta’ media e’ di 57 anni e si osserva una particolare una prevalenza dei soggetti di eta’ compresa fra i 50 e i 69 anni, che rappresentano il 40% del totale”.
Analizzando i dati territoriali, Razza ha spiegato che le province di Catania, Messina ed Enna “sono in percentuale le piu’ colpite per via della presenza in quei territori di cluster significativi che hanno determinato una crescita della circa del contagio”. Questi, invece, i dieci comuni siciliani piu’ colpiti: Catania, Messina, Troina (Enna), Caltanissetta, Palermo, Villafrati (Palermo), Mascalucia (Catania), Agira (Enna), San Cataldo (Caltanissetta) e Salemi (Trapani).