Paternò, dal Comune via libera ai buoni spesa della solidarietà alimentare: da 100 fino ad un massimo di 500 euro

La giunta comunale di Paternò, guidata da Nino Naso ha approvato stamattina la delibera che disciplina l’utilizzo delle risorse – 477 mila euro che arrivano dal governo centrale – destinate a misure urgenti di solidarietà alimentare secondo gli importi e i criteri stabiliti, nell’ordinanza dello scorso 29 marzo dal dipartimento della Protezione Civile.

Prima che l’amministrazione comunale procedesse all’approvazione, il sindaco Naso si è confrontato, ieri, con i capigruppo di maggioranza e nella mattinata di oggi con quelli dell’opposizione. Da questi incontri sono venute fuori le proposte che hanno trovato applicazione nella delibera di giunta approvata oggi.

In particolare l’aiuto alle famiglie in difficoltà si concretizza con una forma di sostegno economico ai nuclei familiari, “individuati dai servizi sociali, mediante l’erogazione di buoni spesa o la stesura di una long-list di beneficiari – si legge nelle delibera – da trasmettere alle ditte di Paternò che si sono accreditate per la fornitura di beni di prima necessità, a seguito dell’indizione di Avviso Pubblico/Manifestazione d’Interesse, appositamente predisposto per la raccolta dei fornitori.”

Il beneficio economico o buoni spesa, non può essere cumulabile, non è cedibile, dunque nominativo, non può essere commercializzabile, né convertibile in denaro, oltreché non essere utilizzabile per l’acquisto di alcolici, tabacchi, giochi e lotterie, ma utilizzabile solo per l’acquisto di generi di prima necessità.

Il valore del Buono Spesa è pari ad un massimo di euro di 500 euro a ciascun nucleo familiare. Un cittadino che vive da solo riceverà un buono spesa di 100 euro; per le famiglie di 2 persone 200 euro, quelle con tre 300 euro, famiglie con 4 componenti 400 euro, famiglie con 5 o più persone 500 euro. Per ogni nucleo famigliare è possibile presentare un’unica domanda di accesso.

Il beneficio economico-buono spesa dovrà essere assegnato “ai cittadini residenti nel Comune di Paternò – si legge nelle delibera – e prioritariamente a chi non gode già di “sostegno pubblico di contrasto alla povertà (REI – RDC) e/o ammortizzatori sociali ( es. Naspi, Cassa integrazione ordinaria ed in deroga etc..) e ai titolari di partita iva e attività commerciali soggetti ad attività economica a seguito delle restrizioni governative”. In sostanza si darà priorità agli utenti non percettori di reddito; a seguire ai titolari di partita iva e attività commerciali e di servizio, alle persone soggette a difficoltà economica a seguito delle restrizioni ministeriali; percettori di reddito di qualunque tipo inferiori ad € 600,00; percettori di ammortizzatori sociali quali Naspi, Rdc, Carta Rei, non superiori a 600 euro; percettori di cassa integrazione inferiori a 600 euro.

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