Nessuna resistenza a pubblico ufficiale ma soltanto una richiesta di avere una sedia a rotelle in quanto disabile.
Il legale dell’adranita Carmelo Scafidi, avv. Francesco Messina, chiarisce il contesto nel quale è maturato il fatto che ha coinvolto il proprio assistito, destinatario di misura cautelare dopo un controllo da parte dei Carabinieri.
“Il fermato – chiarisce l’avv. Francesco Messina – era alla guida di una vettura automatica con handicap agli arti inferiori che non gli permettono un deambulazione autonoma ma assistita. Aveva bisogno, cioè, di una sedia a rotelle.
“Scafidi – prosegue il legale – ha semplicemente chiesto di attendere l’arrivo di una sedia a rotelle. Questa condotta a parere della difesa non è sussumibile in una forma di resistenza. Aspetteremo di esporre e approfondire queste ragioni nelle sedi opportune e in particolare nell’interrogatorio dell’indagato che è fissato per lunedì 6 aprile davanti al Giudice Monocratico. Anche fatti di questo tipo rientrano nella esasperata vita ai tempi del Coronavirus”.