Coronavirus, la mafia ‘soffia’ sul disagio sociale: le trascrizioni degli audio minacciosi di Paternò e Catania

“Ovunque ci sia un disagio sociale e una difficoltà pensano di inserirsi mafia, camorra e ‘ndrangheta, mirano soprattutto al consenso sociale a volte anche organizzando forme di protesta ma il più delle volte offrendo servizi, ciò di cui la parte più povera della società ha bisogno, dando benefici per poi richiederli con gli interessi”.

Lo ha detto, a ‘Radio24’, il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho sottolineando che “in momenti di emergenza come quello attuale è altissimo il livello di attenzione su queste forme di apparenti benefici che la camorra e le mafie tentano di offrire alle fasce più povere”.

Gli investigatori, in questi giorni, stanno approfondendo il ruolo del gruppo ‘Rivoluzione nazionale’ che ha agito a Palermo – prendendo d’assalto un supermercato – e poi ha lanciato la proposta di saccheggiare i supermercati. Ci sono alcuni audio che incitano alle stesse azioni criminali. Il primo, a quanto pare, è quello di Paternò, a seguire quello di Catania che chiama a raccolta i ‘ragazzi di San Cristoforo’. Ricordiamo che a Paternò l’autore del ‘vocale’ è stato individuato e denunciato per istigazione alla violenza. Qui di seguito la trascrizione dei 2 audio.

PRIMO AUDIO – GRUPPO PATERNO’
Comunque, buongiorno a tutti. I nominativi che mi avete mandato li ho aggiunti tutti. Ricordiamoci che questo non è un “cortile”. A poco a poco che ci uniamo spieghiamo a questi “cristiani” (a queste persone) perché siamo qui riuniti: perché dobbiamo andare a

Dopodiché se Nino Naso non ci aiuta, ché Nino Naso ci dice “non vi posso aiutare”, ok, dobbiamo essere pronti che assaltiamo un supermercato grosso, il più grosso che c’è a Paternò, lo sdraiamo, nel senso che portiamo via anche gli scaffali, non è che a loro gli sembra che noi siamo qui per giocare, qua siamo per riunirci mille persone, appena siamo mille, spostiamo, diciamo “ci vediamo alle nove e dieci al municipio”… Dobbiamo arrivare a mille persone e non ci dobbiamo spaventare né della legge né di chicchessia, perché non sono nessuno la “legge”, sono persone come a noi, non hanno tre teste, hanno una sola testa come a noi…

Perciò, prima parliamo con Nino Naso (il sindaco), che dice che è presente sempre e dopodiché come lui non ci aiuta e ci dice “non vi posso aiutare”… “va bene”, siccome qua le persone siamo disperati “sai che stiamo facendo? stiamo andando in un supermercato e ci stiamo portando via anche i chiodi dal muro… automaticamente sei tu (Nino Naso) che mi ci stai mandando, perché non ci stai aiutando… perché lui può chiamare al governo, può chiamare a Musumeci (presidente della Regione Sicilia), può chiamare a Conte, può chiamare a chi gli pare… Basta.

Perciò… questo gruppo è fatto… le persone che entrano ora devono capirlo perché siamo qua… siamo qua perché prima dobbiamo “sdraiare” (sottomettere, distruggere) prima il municipio… si era detto prima che bisognava andare direttamente nei supermercati… per non fare i “vastasi” (i maleducati) prima andiamo al Comune… come Naso si affaccia e ci dice “io non vi posso aiutare, anzi andatevene… qui state violando la legge…” perché lui (Nino Naso) la prima cosa che ci dirà sarà: “A voi chi ve lo ha detto che potevate uscire oggi…” e noi ci diciamo: “Ce lo hanno detto il papà e la mamma di uscire… e stiamo uscendo… chi ce lo deve dire di uscire…” perché verranno i carabinieri, verranno quelli in borghese, e ci diranno “chi vi ha detto di uscire”… “Ma perché, chi ce lo dovrebbe dire di uscire (o di stare a casa) voi (carabinieri) che non siete nessuno mischiato con niente? Dobbiamo mangiare qua! Non è che ci possiamo mangiare gli ultimi cento euro e quando finiscono poi chiamiamo aiuto…

A me mi hanno insegnato da una vita che prevenire è meglio che curare… Perciò, ragazzi, siamo qua per fare questo, prima una rivolta contro il Comune, come quello ci allarga le braccia benissimo, sappi che da questo momento noi siamo con la “visiera” calata, ce ne stiamo andando in un supermercato e ci portiamo tutto quanto e non paghiamo niente… ci facciamo un carrello di spesa ognuno… non è che dobbiamo fare i maleducati… solo un carrello a testa… oggi… in un supermercato… domani in un altro.

AUDIO di CATANIA
Ragazzi, io stamattina ho parlato con un pugno di ragazzi a San Cristoforo (quartiere a rischio di Catania, conosciuto come “Il Fortino”) c’era qualcuno in giro, si stavano organizzando, compare, che stanno aspettando fino al giorno 3 aprile, compare, e dopo il 3 aprile incominciamo a fare danno, aspettano che si avvicina la Pasqua, i bambini devono mangiare, senza scherzare, dico sul serio, per cui organizziamoci con loro, loro sono già quaranta persone, compare…

Adesso io sto passando la voce a Librino (altro quartiere a rischio), al Villaggio (Villaggio Sant’Agata)… e restiamo per il giorno 3 che ci diamo la conferma per l’indomani dove dobbiamo vederci… Per davvero ragazzi… iniziamo a fare la rivoluzione… iniziamo a fare danno…

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