Bandiera a mezz’asta oggi anche a Bronte, il Comune cui dal punto di vista sanitario fanno riferimento anche almeno altri 6 Comuni del comprensorio, ovvero Cesarò, San Teodoro, Maletto, Maniace, Randazzo e Santa Domenica Vittoria.
Una popolazione di circa 50 mila abitanti che guarda all’ospedale di Bronte come la più vicina ancora di salvezza.
Oggi l’ospedale di Bronte nella lotta contro il coronavirus non può garantire posti di terapia intensiva, ma una Unità operativa di Medicina con medici ed infermieri pronti a dare tutto.
Contro il Covid 19 però oltre all’impegno sono necessari opportuni dispositivi di protezione individuale di routine che medici ed infermieri devo per forza indossare per garantire la loro salute e quella dei pazienti e di arriva in ospedale anche per motivi non legati al covid 19.
Questa mattina il sindaco Graziano Calanna, insieme con il vice sindaco Gaetano Messina, ha effettuato un sopralluogo per verificare se ci fossero realmente le condizioni di sicurezza.
“Ho parlato a lungo con il direttore sanitario dell’ospedale, dott. Salvatore Pillera. – ci spiega alla fine Graziano Calanna – Ho capito che a Bronte la situazione è più meno come in tutti gli altri ospedali dell’Asp, dove nonostante la grandissime difficoltà a reperire le mascherine ed altro materiale, i reparti maggiormente a rischio sono coperti. Certo – continua – so che tutt’Italia avrebbe bisogno di tante mascherine in più, ma questo non è il momento delle polemiche, è il momento di stare insieme per combattere un nemico più grande di noi”.
Nello spiazzo antistante l’ingresso del Pronto soccorso è stata montata una grande tenda. Servirà da “Pre triage” per pazienti con sintomi respiratori e simil influenzali. L’obiettivo è quello di ridurre la pressione sul Pronto Soccorso, dove i pazienti con sintomi respiratori comunque non devono andare.
“Ho visto lavorare i medici con dedizione. – continua Calanna – A Bronte fino ad oggi per fortuna sono stati riscontrati solo 4 casi, ma bisogna evitare la proliferazione del contagio. So che l’Asp monterà un’altra tenda dove sottoporre le persone in quarantena a tampone faringeo. Concorderò insieme con il direttore generale dell’Asp, Maurizio Lanza il luogo dove collocarla. Dovrà essere infatti un luogo in grado di garantire la massima privacy”.