Coronavirus, all’Oasi di Troina si aggrava la situazione. Il sindaco: “Aiutateci, temiamo di non farcela”

“Siamo molto preoccupati, la situazione si aggrava di ora in ora e stiamo vivendo un’emergenza inedita. Abbiamo chiesto aiuto perché da soli temiamo di non farcela”.

A dirlo all’Adnkronos è il sindaco di Troina, Fabio Venezia, dopo l’invio nella cittadina dell’Ennese da parte dell’assessore alla Salute della Regione siciliana, Ruggero Razza, del responsabile del Comitato per l’emergenza Covid-19 in Sicilia, Antonio Candela, e del direttore scientifico dell’Istituto neurolesi ‘Bonino Pulejo’, Dino Bramanti, per “monitorare e coordinare ulteriori azioni di prevenzione e contenimento del contagio da Coronavirus”.

Nella struttura l’emergenza sanitaria, dopo i primi quattro casi di Coronavirus registrati il 19 marzo si è aggravata. I numeri del contagio sono in crescita con circa 45 disabili e 25 operatori risultati positivi, mentre sono attesi in serata gli esiti di altri 105 tamponi. “Altri si stanno effettuando in queste ore”, spiega il primo cittadino.

L’unico focolaio di Coronavirus è dentro l’Oasi. “Non registriamo casi esterni”, dice il sindaco, spiegando che “da più di un mese, proprio in virtù dell’emergenza Covid-19, l’Oasi ha ridotto l’attività sanitaria e bloccato le visite ai pazienti dei parenti”. Ieri il primo cittadino aveva chiesto l’invio di personale sanitario dell’esercito e di dispositivi di sicurezza, attraverso un corridoio umanitario, per il personale sanitario impegnato. “La gestione dei disabili psichici ospiti della struttura è complessa – dice Venezia -. C’è bisogno di mascherine, tute, camici monouso, visiere, lenzuola usa e getta e tutti i dispositivi che consentano agli operatori di prestare assistenza in assoluta sicurezza. Il personale è stremato, da giorni lavora senza sosta e in condizioni difficili”. In queste ore il primo cittadino è in stretto contatto con il governatore Musumeci.

Allo studio c’è l’ipotesi di dichiarare Troina zona rossa. Sarebbe la terza dopo Agira, nell’Ennese, Salemi, nel Trapanese, e Villafrati, in provincia di Palermo. “La decisione potrebbe arrivare già oggi – dice il sindaco -, stiamo valutando le soluzioni migliori per fronteggiare un’emergenza inedita che ha trovato intere nazioni impreparate”. Poi il messaggio ai propri concittadini. “Siamo al lavoro in prima linea, dando il massimo supporto a chi è in difficoltà e continueremo a farlo fino alla fine dell’emergenza. Nessuno sarà lasciato solo”.

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