“Sto preparando diffida nei confronti del governo nazionale e dei prefetti di Messina e Reggio Calabria con ordinanza sindacale che vieta l’attraversamento se non per i pendolari dello stretto e per i tir trasporto merci.
Stasera mi mettero’ personalmente a bloccare lo sbarco indiscriminato e attendo che qualcuno si faccia avanti per arrestarmi (e sarebbe la terza volta!)”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Messina, Cateno De Luca.
“Questa mattina – aggiunge Cateno De Luca – ho visto video e foto del flusso incontrollato di macchine che stanotte hanno attraversato lo Stretto dalla Calabria per raggiungere la Sicilia. Mi sono reso conto che qua c’e’ qualcuno che gioca con la nostra vita e la nostra pazienza. Bene, la mia e’ finita. Sto preparando una diffida contro il Governo nazionale, il Prefetto di Messina, di Reggio Calabria e dei Questori: voglio capire che cosa e’ successo stanotte. Voglio la prova e il riscontro dei controlli fatti e li voglio entro stasera. Io oggi saro’ li’, a costo di bloccare la nave. Invito anche il presidente Musimeci a seguirmi: basta con le proteste isolate. Venga con me stasera sulla sponda dello Stretto. Non permetta a nessuno di giocare con la pazienza dei siciliani. Stasera, a costo di farmi arrestare per l’ennesima volta, non permettero’ altri vergognosi esodi”.
Annunciata anche un’ordinanza “per bloccare il transito selvaggio delle persone sullo Stretto, in ottemperanza al decreto emanato ieri dai ministri Speranza e Lamorgese. Chi dovra’ passare lo deve comunicare almeno due ore prima, per permettere i controlli e decidere se puo’ transitare o stare fuori dalla Sicilia”. E ai ministri il sindaco di Messina si rivolge: “Dovete smetterla di emanare provvedimenti se poi non avete la forza di farli applicare, perche’ e’ un’umiliazione per me che sono in trincea e non nei Palazzi dorati. E’ umiliante anche per chi continua a stare murato in casa. Cari ministri, prefetti e questori, organizzatevi perche’ io stasera saro’ li’, a non fare passare nessuno. Non ci lasceremo piu’ prenderci in giro: si deve realmente schierare l’esercito sulle sponde dello Stretto”.