Questo l’esito dei controlli effettuati dai Carabinieri nella provincia di Catania per garantire l’esecuzione, da parte della popolazione, delle disposizioni governative per il contenimento del fenomeno epidemico COVID-19.
Tra i vari casi di violazione, a seguito delle quali i responsabili sono tutti stati denunciati, si segnalano:
otto giovani di età compresa tra i 20 ed i 23 anni.
Nello svolgimento del servizio di pattugliamento l’attenzione dei militari, in particolare, è stata attratta dal vociare dei ragazzi. In via Sardegna, i militari hanno sorpreso i giovani mentre erano intenti a svolgere una partita di calcetto, sfruttando una struttura sportiva di proprietà comunale di libero accesso.
I ragazzi, indossavano le rispettive divise sportive, non hanno saputo giustificarsi.
A Palagonia i militari della locale Stazione hanno denunciato un 55enne del posto per l’esercizio abusivo dell’attività di calzolaio. All’uomo, che aveva tra l’altro delimitato l’area d’accesso alla clientela all’interno del locale, è stata comminata una sanzione amministrativa di €. 860,67. E’ stato, inoltre, segnalato al sindaco per l’attivazione dell’iter per la chiusura dell’attività commerciale. Sempre a Palagonia i militari del Nucleo Radiomobile hanno deferito un uomo di 51 anni, il quale, aggiratosi a piedi per le vie cittadine, sottoscriveva in occasione del controllo un’autocertificazione asserendo di esser uscito per fare la spesa. La circostanza si rivelava falsa dopo il successivo servizio svolto dai Carabinieri che accertavano come il cittadino avesse voluto soltanto il pretesto per fumare all’aperto.
A Randazzo i militari del Nucleo Radiomobile hanno denunciato due 16enni controllati per le vie del centro cittadino mentre erano intenti a chiacchierare senza mantenere una distanza di sicurezza per la loro salvaguardia.
Uno dei due, tra l’altro, era già stato deferito, per le medesime motivazioni, lo scorso venerdì 13 marzo.