Coronavirus, nell’Isola presto altri 200 posti in terapia intensiva: 411 quelli già a regime, 1000 posti letto per i contagiati

“E’ probabile che l’escalation di questa epidemia possa arrivare alla fine del mese di marzo o ai primi di aprile”.

Ad affermarlo è il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. E’ proprio sulla base di questa previsione che si sta rafforzando la terapia intensiva: ci sono già a regime 411 posti e si è “nella fase finale” per aggiungerne poco più di 200. Obiettivo confermato dall’assessore alla Salute Ruggero Razza è quello di 650.

L’ultimo bollettino di oggi (giovedì 19) parla di 340 positivi al tampone, ben 58 in più di ieri; 179 i ricoverati, di cui 36 in terapia intensiva. La macchina è partita da un pezzo coinvolgendo l’intero sistema sanitario siciliano.

Al centro aree sanitarie già esistenti che si occupano in via esclusiva del trattamento dei pazienti affetti dal Covid 19. Sono dislocate in varie aree della Sicilia, in modo così di coprire l’eventuale fabbisogno per tutto il territorio.

Covid-Hospital, presidi dedicati a un determinato numero di posti letto di Terapia intensiva e sub-intensiva e di Malattie infettive, che vanno a sommarsi a quelli già disponibili presso le aziende del Servizio sanitario, proprio per creare un’autentica rete regionale dell’emergenza sanitaria.

Complessivamente, è stata stimata una capacità di posti letto, esclusivamente dedicati ai pazienti affetti da Coronavirus, pari a mille unità.

Le strutture sanitarie dedicate potranno essere sia pubbliche che private appartenenti o integrate con il Servizio sanitario regionale. Attualmente sono l’ospedale di Partinico nel Palermitano; una palazzina dell’ex ospedale “Vittorio Emanuele” di Catania e il “Gravina” di Caltagirone nella provincia etnea; un’ala del Policlinico “Martino” di Messina e il “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto nel Messinese; parte dell'”Umberto I” di Enna; il “Maggiore” di Modica in provincia di Ragusa; un piano dell'”Umberto I” di Siracusa e non si escludono individuazioni di ulteriori siti.

Sullo sfondo soluzioni più radicali: se i contagi dovessero davvero arrivare a oltre duemila si punterebbe ad allestire ospedali nella Fiera del Mediterraneo di Palermo e in quella delle Ciminiere di Catania, ha già fatto sapere il presidente della Regione. Resta l’ipotesi di una nave crociera, rispetto alla quale Msc con la controllata Gnv si è detta pronta. Potrebbe essere utilizzata per la quarantena di coloro che risultano positivi al tampone, oppure – e sarebbe l’ipotesi privilegiata – per i casi confermati di Covid-19: in questo caso una vera e propria nave ospedale.

Intanto, è stato formalizzato l’accordo tra assessorato alla Salute e Aiop Sicilia, che riunisce l’ospedalità privata, per l’impiego straordinario di personale sanitario e per l’utilizzo dei posti letto degli ospedali privati accreditati compresi quelli di terapia intensiva e semintensiva.

Significativa l’azione di reclutamento di altro personale medico e infermieristico, grazie a una procedura urgente per popolare i nuovi Covid Hospital. Due le aziende di riferimento regionale: il Policlinico “Martino” di Messina si occupa di arruolare i medici specializzandi e i giovani professionisti, mentre per il personale infermieristico e di supporto sanitario è stata scelta l’Asp di Palermo. Sono già oltre quattrocento le istanze pervenute dai medici che hanno risposto, individuando, tra questi, 350 professionisti: 80 specializzati, 70 specializzandi e 200 non specializzati.

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