Un maggiore controllo preventivo e una più intensa attività sanzionatoria nei centri abitati, con particolare riguardo ai capoluoghi di provincia e agli approdi dello Stretto.
Li ha chiesti il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in una nota inviata al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, vista la “perdurante diffusa inosservanza delle norme di prevenzione della diffusione del Covid-19”.
Il governatore, nella lettera inviata al responsabile del Viminale, ha sottolineato come l’Isola sia “una Regione dove il tasso di crescita dei soggetti positivi al contagio, in questo momento, si rivela superiore a quello della media nazionale”. Musumeci ha chiesto, quindi, di “valutare la necessità di impartire disposizioni affinché sia potenziato il numero delle pattuglie delle forze dell’ordine”, ricorrendo, dove ritenuto necessario, anche ai “militari dell’Esercito impegnati in Sicilia nell’operazione Strade sicure”.
“La situazione sul piano sanitario – ha detto Musumeci intervenendo a ‘Mattino Cinque’ su Canale 5 – è complessivamente sotto controllo ma ci stiamo preparando al peggio perché è probabile che l’escalation di questa epidemia possa arrivare alla fine del mese di marzo o all’inizio di aprile”.
Il governatore ha ricordato che “in dieci giorni” sono arrivati nell’Isola “oltre 31mila persone che hanno presentato l’autodenuncia ma non sappiamo – ha aggiunto – se tutti hanno osservato l’isolamento. Voglio sperare di sì ma chiaramente -ancora Musumeci – c’è anche chi sfugge alle norme e al protocollo”.