“Giovani lo siamo stati tutti: in generale – ma non tutti, per carità – i ragazzi si considerano immortali e un problema come questo pensano non li riguardi.
Ma bisogna che capiscano e se non succede bisogna farglielo capire. I locali, soprattutto in alcune città, hanno continuato ad essere aperti e mi spiace, la mia sarà pure una posizione impopolare specie per i proprietari dei locali, ma vanno chiusi”.
Non usa giri di parole l’infettivologo Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano e docente di Malattie infettive all’università Statale del capoluogo lombardo, ospite della trasmissione Circo Massimo su Radio Capital, intervistato sul tema del coronavirus.