“Chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento”.
Lo impone un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e in fase di notifica ai nove prefetti, ai questori ed ai 390 sindaci dell’Isola. Nella sua ordinanza, il governatore richiama le competenze comuni a tutte le regioni italiane e quelle previste dal comma 2 dell’articolo 31 dello Statuto siciliano che conferiscono al presidente della Regione il potere di disporre delle forze di polizia in caso di necessità. ”Se tutti manteniamo la calma e il senso di responsabilità, riusciremo a gestire e superare anche questo particolare momento. Noi siciliani abbiamo affrontato ben altre calamità e non ci arrendiamo. Ma ognuno faccia la propria parte”, ha esortato Musumeci dal suo isolamento domiciliare dove si trova da ieri per precauzione dopo il contatto avuto mercoledì a Roma con il collega Zingaretti. Al primo tampone negativo di ieri sera ne seguirà un altro tra due giorni.
Parlando con il Tg de La7 il governatotre siciliano ha detto che “si tratta di una calamità a cui nessuno in Italia era preparato, in Sicilia finora l’apparato della sanità ha funzionato, ma siamo pronti al peggio”.
“Stiamo già approntando altri posti letti in rianimazione – dice – in terapia intensiva, ne disponiamo di 411 ma stiamo lavorando per averne un altro centinaio. Abbiamo già individuato i luoghi dove poterli approntare e lo faremo in questi giorni. Ma non sappiamo perché nel passato si è voluto porre un freno alla possibilità di ampliare le strutture di terapia intensiva. Insomma le ristrettezze del passato le conosciamo tutti e ora abbiamo il dovere di correre ai ripari, ma io sono fiducioso”. “Non sono scoraggiato – conclude – speriamo che il fenomeno rimanga contenuto, in Sicilia non c’è stato nessun caso di mortalità, continuo a essere ottimista ma dipende da tutti noi”.