Coronavirus, in Sicilia in arrivo 900 specialisti e mille infermieri per fronteggiare l’emergenza: il Governo chiama i rinforzi

In Sicilia sono previsti nuovi arrivi di 900 specialisti e mille infermieri per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

E’ uno dei dati emersi dalla riunione di ieri del Consiglio dei Ministri. In tutto il territorio italiano è previsto l’impiego di 10.000 nuovi infermieri e 5.000 medici specialisti per i quali si attingerà da diversi bacini. Si punta a richiamare quelli andati in pensione (il limite di età è 70 anni), ma anche ad attingere dagli specializzandi al terzo anno. I laureati ancora senza specializzazione potranno esse messi in campo per coprire posti in mansioni in cui hanno sufficienti competenze, in modo da liberare professionalità per la prima linea.

Nel testo del decreto si parla espressamente di «incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, di durata non superiore ai sei mesi, prorogabili in ragione del perdurare dello stato di emergenza» a infermieri, operatori socio sanitari e a medici specialisti, tra i tanti reparti, in anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore, malattie dell’apparato respiratorio, malattie infettive e tropicali, medicine d’emergenza. Inoltre «gli incarichi possono essere conferiti anche ai laureati in medicina e chirurgia, anche se privi di cittadinanza italiana, abilitati all’esercizio della professione medica secondo i rispettivi ordini di appartenenza».

Per la durata dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, i laureati in medicina e chirurgia abilitati, «anche durante la loro iscrizione ai corsi di specializzazione o ai corsi di formazione specifica in medicina generale, possono assumere incarichi provvisori o di sostituzione di medici in medicina generale ed essere iscritti negli elenchi della guardia medica». L’obiettivo è concentrare le forze sulla risposta al Covid-19, recuperando professionalità e coprendo posti non in prima linea con i neo laureati.

Ecco la distribuzione in tutto il territorio italiano: in Lombardia sono previsti 570 medici, 150 infermieri e 500 Oss; in Emilia-Romagna 250 medici e 600 infermieri; in Piemonte 700 medici, 2.200 infermieri e altrettanti Oss, in Sicilia 900 specialisti e mille infermieri; in Puglia 400 medici, 900 infermieri e 400 Oss. E il Lazio? 474 unità, fra cui 50 anestesisti, 270 infermieri, 12 pneumologia, 18 infettivologi, 12 cardiologi, 20 medici dell’emergenza, 12 radiologi e 80 Oss.

AUMENTARE I POSTI DI TERAPIA INTENSIVA
Sarà investito un miliardo di euro, da recuperare nell’ambito dello stanziamento da 7,5 miliardi deciso dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19. Obiettivo: aumentare del 50 per cento i posti di terapia intensiva, raddoppiare quelli di malattie infettive e pneumologia. Attivare nuovi posti letto di terapia intensiva e assumere nuovi medici è una mossa che deve arrivare prima del picco di pazienti gravi contagiati dal coronavirus.

Nel testo del decreto si parla anche del potere assegnato ai prefetti di «requisire strutture alberghiere idonee ad ospitare persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare», quando non è possibile trascorrere a casa il periodo di quarantena.

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