Dalla giovane attivista contro i cambiamenti climatici Greta Thunberg alla nota scrittrice italiana Susanna Tamaro. Sono due dei più celebri “Aspie”, ovvero persone che soffrono della sindrome di Asperger, che hanno fatto outing. Ma non sono gli unici famosi. Pare che a soffrire di Asperger fossero anche alcuni noti geni della storia, come Mozart, Alan Turing, Charles Darwin, Vincent van Gogh e Albert Einstein. Sempre questa sindrome è al centro di popolari successi del cinema e televisivi, come ad esempio il film con Tom Cruise “Rain Man” e la nota serie “The Good Doctor”. Tuttavia, sono ancora in pochi a comprenderne veramente le implicazioni. Gli stessi medici la sottovalutano e molte volte la diagnosi arriva in ritardo. Per fare luce su questo disturbo e sensibilizzare l’opinione pubblica ogni anno, il 18 febbraio, si celebra la Giornata mondiale giornata della sindrome di Asperger. L’occasione ricade il giorno della nascita del pediatra tedesco Hans Asperger che negli anni Trenta a Vienna condusse diversi studi sui disordini mentali: grazie al suo lavoro, prima ignorato e solo dopo decenni rivalutato, oggi riconosciamo la sindrome di Asperger.
Questa malattia è considerata un disturbo pervasivo dello sviluppo, imparentato con l’autismo, che tuttavia non presenta compromissione dell’intelligenza, della comprensione e dell’autonomia, a differenza delle altre patologie classificate in questo gruppo. Colpisce 6 persone ogni 10mila. E’ comunemente considerato un disturbo dello spettro autistico “ad alto funzionamento”.
“Le persone con Asperger possono presentare tantissime sintomatologie: sono sensibili ai rumori, non amano posti affollati, non capiscono le metafore, non amano andare a scuola, hanno tantissime manie”, spiega all’AGI Giovanna Pini, pedagogista dell’Università Roma Tre e presidente del Centro nazionale contro il bullismo Bulli-Stop. Gli “Aspie” dimostrano spesso un talento non comune, hanno la capacita’ di essere molto sistematici e di applicarsi in maniera focalizzata ai propri compiti, e a questa loro caratteristica si potrebbero forse attribuire alcuni progressi significativi nell’arte e nella scienza.
“Non è facile riconoscere un Aspie”, dice Pini, spiegando che la diagnosi spesso arriva in tarda età. “Non esistono farmaci che la curano, ma ci sono tanti trattamenti che si sono dimostrati in grado di provocare miglioramenti, tra questi il teatro”, aggiunge. La scuola potrebbe fare tantissimo per chi ha questa sindrome. “Tuttavia, la scarsa formazione impedisce agli insegnanti di capire il problema e aiutare”, dice Pini.
“Non di rado gli ‘Aspie’ sono vittime di bullismo. Il loro essere goffi e ossessionati da qualcosa li rende vittima dei bulli: infatti su 10 casi di Asperger 8 sono vittime di bullismo”, conclude.
Buongiorno, mi dispiace leggere tante inesattezze legate al vostro articolo, vorrei ricordare che la Sindrome di Asperger non è una malattia, quindi non ci si cura e non ci si ammala, e neanche se ne soffre. Lo spettro autistico è una condizione come potrebbe essere il mancinismo o l’omosessualità. Lo si associa all’autismo poichè ci sono problematiche legate alla comunicazione con i neurotipici e sono presenti stereotipie nella maggior parte dei casi. Se vi volete informare meglio consiglio il sito https://www.sindromeasperger.it/