Biancavilla: processo incidenti Fiera degli animali. I legali dei vigili urbani imputati: “Servono fatti concreti e non narrazione mediatica”

I legali degli agenti di Polizia municipale di Biancavilla rompono il riserbo e chiedono di fare chiarezza sulla vicenda che riguarda l’aggressione – il 2 ottobre del 2016 – subita dalla presidente provinciale della Lav, Angelica e Petrina, e dall’avvocato Pilar Maria Dolores Castiglia nel corso della cosiddetta Fiera degli animali di via della Montagna.

Il 13 febbraio scorso, davanti alla quarta sezione penale collegiale del Tribunale, si è aperto il processo per gli incidenti registrati durante la ‘baraonda’: 18 gli imputati, tra questi alcuni agenti della Polizia municipale del Comune di Biancavilla Secondo gli avvocati Vincenza Mineo, Salvatore Catalfo e Salvatore Liotta “…non esiste alcun collegamento causale tra quello che i Vigili Urbani non avrebbero tempestivamente fatto e i reati di maltrattamenti degli animali e le violenze subite dalle persone offese” (tra queste anche il maresciallo dei Carabinieri Guido Costigliola, colpito alla testa. Per il ferimento di quest’ultimo c’è un altro procedimento). I tre legali si soffermano anche sulle ragioni dell’esclusione di alcune associazioni animaliste come parte civile al processo e sulla estromissione del teste Vittorio Fiorenza, giornalista biancavillese del quotidiano La Sicilia che aveva ripreso e pubblicato sul sito ‘Biancavilla Oggi’ il video dei tafferugli. I legali invocano la netta separazione tra “narrazione mediatica” e accertamento dei fatti.

Qui di seguito la nota integrale dei legali:

Quali difensori dei sigg.ri Currò Placido, Pulia Anna Maria, Tempera Carmelo, Zuccarello Santo, Messina Luca, Randazzo Grazia, tutti appartenenti al Corpo della Polizia Municipale di Biancavilla e imputati nel procedimento sui fatti della fiera degli animali di qualche anno fa, pur rimanendo fedeli al principio fondamentale che i diritti e gli interessi dei nostri assistiti vanno tutelati nelle opportune sedi giudiziarie, in questo caso il processo avanti al Tribunale di Catania, 4^ sezione penale collegiale, riteniamo però opportuno, sempre ed esclusivamente nell’interesse dei nostri assistiti, condividere alcune riflessioni sui provvedimenti adottati dal Tribunale all’udienza del 13 febbraio del quale inviamo copia per eventuale pubblicazione.

Ciò perché l’attenzione posta sulla vicenda dalla stampa locale ed il vivace dibattito che ne è conseguito, assieme alla funzione pubblica svolta dai nostri assistiti, impone di superare il riserbo che ogni difensore può scegliere di osservare sulle vicende giudiziarie nelle quali si presta attività difensiva, e prendere posizione pubblica per tutelare l’immagine professionale e umana delle persone che a noi si rivolgono.
– Con riferimento alla esclusione delle parti civili
Il Tribunale ha, con ordinanza inoppugnabile, escluso la costituzione di parte civile delle associazioni ambientaliste “Uniti per gli Animali”, “Codici Ambiente”, “Lega Antivivizezione”, “Associazione Nazionale Tutela Animali”, “Associazione Guardie Ambientali”, “L’altra Zampa” nonché dell’avv. Pilar Maria Dolores Castiglia, che avevano chiesto di costituirsi contro gli ufficiali ed agenti della Polizia Municipale di Biancavilla, nostri assistiti.

A seguito di tale ordinanza, si ribadisce non impugnabile, nessuna associazione o persona fisica è legittimata ad avanzare richieste di risarcimento nei confronti dei componenti della polizia municipale cui quella mattina fu chiesto, esclusivamente, lo sgombero dell’area in questione dai soggetti che la occupavano senza titolo o concessione.
Il provvedimento del Tribunale fa chiarezza, dopo la precisa contestazione del Pubblico Ministero, una volta per tutte su un importante aspetto: ai nostri assistiti viene contestato solo e soltanto di non essere tempestivamente intervenuti, quale “polizia amministrativa”, per verificare la sussistenza delle autorizzazioni amministrative per l’occupazione del suolo pubblico per la cd. fiera di animali.

Sarà il processo a stabilire se ritardo colpevole vi fu o se i vigili rispettarono gli ordini di servizio ricevuti dal Comandante per la particolare giornata di domenica, due ottobre.

Ma, fin da subito, il Tribunale ha stabilito che nell’accusa mossa non esiste alcun collegamento causale tra quello che i Vigili Urbani non avrebbero tempestivamente fatto e i reati di maltrattamenti degli animali e le violenze subite dalle persone offese, “tra l’altro occorse quando sul posto erano già intervenuti i carabinieri, a loro volta rimasti vittime di aggressioni” come si legge nell’ordinanza.
Alla sig.ra Angelica Petrina e all’avv. Pilar Castiglia va certamente la nostra solidarietà umana e professionale ma ribadiamo che, da adesso, nessuno e in nessuna sede potrà affermare che il presunto ritardo nell’intervento della Polizia Municipale, in quella specifica giornata e in quelle ore, abbia potuto in qualche modo cagionare danni agli animali o alle persone intervenute.
A meno che non si voglia fare informazione negando i fatti e non tenendo conto del parere di chi quei fatti è chiamato ad accertare e, eventualmente, sanzionare.

L’ordinanza emessa dal Tribunale ribadisce pertanto, in maniera limpida ed inoppugnabile, un principio espresso da questi difensori e già ricavabile dalle scelte operate dalla Procura:
– non vi è alcuna correlazione tra il contestato mancato intervento per ragioni di “polizia amministrativa” (lo si ribadisce, la verifica e lo sgombero di un’area pubblica) e il reato di maltrattamenti di animali, già perfezionatosi ben prima della richiesta di intervento e per il quale a risponderne è altro soggetto.
– non vi è alcuna correlazione tra il contestato mancato intervento per ragioni di “polizia amministrativa” con le successive violenze subite dalle persone offese e dai carabinieri intervenuti.
Sarà il processo a stabilire se può essere mosso rimprovero agli operatori della Polizia Locale per essere intervenuti in ritardo in quella giornata estremamente particolare per Biancavilla, per la concomitanza della festa di San Placido, dell’installazione di decine di bancarelle, di una seduta del Consiglio Comunale, di una manifestazione pubblica del Volontariato cittadino e della chiusura al traffico di molte vie del centro storico .

– Con riferimento alla estromissione del teste, dott. Vittorio Fiorenza
Nell’ottica di chiarezza che muove questo nostro intervento va detto anche che i colleghi difensori dell’Avv. Pilar Maria Dolores Castiglia e dell’Associazione LAV, avevano chiesto l’audizione del dott. Vittorio Fiorenza in quanto noto giornalista de “La Sicilia” ed editore del giornale online “Biancavilla Oggi” a conoscenza di numerose informazioni relative ai fatti di cui ai capi di imputazione con particolare riferimento a quelli contestati agli agenti di Polizia Municipale.
Il Tribunale ha accolto l’istanza di estromissione del teste, avanzata da questa difesa, per due motivi:
– le parti civili sono state estromesse in relazione alle condotte contestate agli agenti di Polizia Municipale e, per questo, nessuna prova contro i Vigili può essere addotta da chi non potrà chiedere nulla agli stessi Vigili;

– le circostanze indicate, su cui avrebbe dovuto riferire il dott. Fiorenza giornalista, sono state ritenute generiche.
Per legge, infatti, l’esame del teste deve essere chiesto su fatti determinati ed è vietato deporre sulle voci correnti nel pubblico.
In questo senso riteniamo che il provvedimento del Tribunale sia di notevole pregio perché ha sostanzialmente sancito la netta separazione che deve esistere tra la “narrazione” mediatica dei fatti per cui si fanno i processi e l’accertamento processuale dei fatti in contestazione, che deve avvenire attraverso prove concrete, specifiche e verificabili nel contraddittorio delle parti. La prima deve sempre tenere conto della seconda, e non viceversa.
Sarà il processo, con l’intervento dell’accusa e della difesa di fronte al giudice imparziale, a stabilire la verità processuale, sarà la stampa, libera in uno stato di diritto e democratico, a informare, raccontare e commentare.
(Avv. Vincenza Mineo, Avv. Salvatore Catalfo, Avv. Salvatore Liotta)
FOTO DI BIANCAVILLA OGGI

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