“Sono stato io a sparare, l’ho fatto da solo, ma non volevo uccidere alcuna persona, volevo solo intimorirli. Qui i furti avvengono giornalmente…”.
Questa la parziale confessione alla polizia di Gaetano Sallemi, 42 anni, il guardiano di un fondo agrumicolo in contrada ‘Xirumi’ sulla Piana di Catania, tra la provincia di Siracusa ed il capoluogo etneo, che la notte tra domenica e lunedì, con un fucile da caccia ha ucciso due persone ferendone una terza in maniera grave.
L’uomo, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dalla procura di Siracusa, secondo una ricostruzione della Squadra mobile di Catania, ha utilizzato un fucile e ha fatto fuoco almeno sei volte, stando al ritrovamento delle cartucce esplose, contro coloro che riteneva ladri di arance. Avrebbe dunque caricato l’arma almeno tre volte.
Permangono gravi le condizioni del 36enne ferito con una fucilata all’addome e ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Garibaldi centro di Catania. Saranno invece sottoposti ad autopsia i corpi senza vita delle due vittime trovate un centinaio di metri l’una dall’altra.