Biancavilla, il sindaco replica alle polemiche sulla nomina di un componente dello staff: “Si vuole strumentalizzare tutto”

“Intendo tranquillizzare chi ha alimentato in questi giorni un clima di sospetto e illazioni, che tra i curricula giunti a proposito del componente (a tempo) dello staff del Sindaco, non vi è quello di qualche mio ex assessore o personaggio politico a me riconducibile (semmai, ne è giunto qualcuno dalla parte politica avversa evidentemente avvezza a ricevere incarichi del genere)”. E’ quanto scrive il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, dopo le polemiche innescate dalla nomina a tempo di un componente della squadra di lavoro del primo cittadino

“Eppure, – osserva il sindaco di Biancavilla – è bastata una semplice voce per scatenare un pettegolezzo violento e volgare che, ancora una volta, mirava a creare confusione in città. Vorrei chiedere: “A quale scopo?”.
Lo scopo, lo dico ai miei concittadini, è essenzialmente il voler strumentalizzare a tutti i costi ogni azione fatta dal Sindaco; il far passare l’insinuazione come verità assoluta. E ognuno lo fa per i suoi interessi. E’ legittimo, però, che sia io stesso a spiegare ai miei concittadini. Non è certo ai consiglieri Vincenzo Chisari e Carmelo Mignemi, che mi hanno rivolto accuse personali e infamanti che devo rispondere. A loro che, negli anni passati, hanno camminato col prosciutto ben saldo sugli occhi avallando la qualunque, non devo alcunché: quanto meno perché nella loro veste istituzionale, che da sindaco ho il dovere di rispettare, hanno attaccato il sottoscritto meschinamente mettendo in dubbio persino la mia moralità. Ebbene, proprio loro non hanno titoli per impartire lezioni di moralità.
“Mi fa riflettere, tuttavia, – aggiunger Bonanno – che non abbiano messo lo stesso impegno a favore di idee per la città, vedi la loro assenza quando si è trattato il Prg in consiglio, così come lo hanno fatto per mettere in piedi una polemica così stucchevole”.
Bonanno si sofferma poi a precisare la natura dell’incarico dato: “Il ruolo all’interno dello staff del Sindaco – spiega – è un incarico di collaborazione a tempo (12 mesi), con un’indennità ridimensionata (siamo addirittura ben sotto la soglia del Reddito di cittadinanza), e per l’arco limitato di circa 6 ore alla settimana; non certo un “posto di lavoro” o la risposta al precariato così come hanno voluto far credere prendendo ulteriormente in giro i biancavillesi.
Un ruolo che all’interno della macchina burocratica ritengo, oggi, necessario e che varrà da esperimento per un anno.

Ma mi è toccato anche ascoltare l’ipocrisia di chi negli scorsi anni ha ricevuto incarichi simili a proposito, ad esempio, della regolamentazione dell’Area artigianale i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. A chi ha la memoria corta, dico che io – per fortuna – ricordo tutto. E ricordo anche molto bene.
Nel recente passato, di incarichi ne sono stati distribuiti un numero notevole e quando in assise ho proposto proprio ai consiglieri di minoranza di verificare assieme quali risultati siano stati raggiunti negli ultimi anni, non è arrivata alcuna risposta.

Nei prossimi giorni, vagliati tutti i curricula giunti, mi riserverò di prendere una decisione nel merito. Non c’è nulla di nascosto, nulla di torbido.
Personalmente, posso affermare con orgoglio che la mia amministrazione ha ridotto nettamente la distribuzione degli incarichi e dunque della spesa: con un costo della politica che è il più basso di sempre.
“E’ un fatto. Sul quale sono pronto, carte alla mano, a qualsiasi confronto”.

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