Una dichiarazione del sindaco, riportata in un articolo di Mary Sottile su La Sicilia di oggi, manda su tutte le furie i consiglieri del gruppo di Alleanza per Paternò.
L’argomento è quello che riguarda il ‘monte ore’ in favore dei lavoratori precari del Comune:
“E’ inaudito – afferma il capogruppo Agata Marzola – che il sindaco, ancora una volta, si permetta di dire che la delibera votata in aula è una presa in giro. Vorrei ricordare al sindaco che non si trova più nella condizione di considerare il consiglio comunale come un semplice passa carte per votare le delibere predisposte dalla giunta. Noi rappresentiamo il popolo ed è bene che primo cittadino lo capisca. Mi permetto di dire che il sindaco mente sapendo di mentire perché il monte ore era fattibile, alla luce delle disponibilità nei capitoli da noi individuati. Piuttosto che nominare consulenti a supporto della ragioneria per un importo pari ad euro 62000, e utilizzare i soldi del fondo di riserva per altre consulenze inutili, avrebbe dovuto immediatamente predisporre tutti gli adempimenti necessari per attuare la volontà espressa con il voto dal Consiglio Comunale.
“Inoltre l’ente – aggiunge la consigliera di ‘Alleanza per Paternò’ – quest’anno avrà una maggiore risorsa derivante dalle quiescenze che non saranno 20, così come stimate, bensì 50 quindi non si capisce, come il sindaco possa, ancora una volta, utilizzare scuse che nessun riscontro hanno con la realtà. La verità è che la macchina amministrativa è bloccata, gli uffici sono vuoti l’ Ente è fermo ed il Consiglio ha agito nell’interesse della città. Invece di continuare a gettare fumo negli occhi dei paternesi, che ormai hanno ben compreso questo gioco, si rispetti la volontà espressa dell’assise civica e si trovino soluzioni immediate”.