Dopo i recenti atti vandalici e furti perpetrati da ignoti contro immobili utilizzati dai gruppi scout in Sicilia, arriva la ferma condanna da parte dell’ufficio regionale per i Giovani della Conferenza episcopale siciliana che per voce dei responsabili regionali don Gaetano Gulotta e Umberto Confalonieri e di mons. Pietro Maria Fragnelli, vescovo di Trapani e delegato regionale per i Giovani hanno espresso solidarietà alle “comunità – cinque in tutto – che di recente sono state vandalizzate perché beni confiscati alla mafia o per inneggiare pseudo teorie sulla razza”.
Da ottobre del 2019 ad oggi le sedi sotto attacco da parte di vandalici o ladri che per il momento rimangono oscuri sono state quelle di Marsala nel Trapanese, Mineo, Ramacca, Belpasso e Noto, nel siracusano. “Oltre ad invitare tutti i servizi diocesani, vicariali e parrocchiali della Pastorale dei Giovani, i movimenti e le associazioni a pregare e a mostrare solidarietà alla comunità Agesci siciliana, è impellente – hanno specificato in una nota stampa don Gaetano Gulotta, Umberto Confalonieri e Mons. Pietro Maria Fragnelli – una decisa presa di posizione contro la mafia e contro ogni ignobile azione volta a minare la comunione tra gli uomini.
La mafia agisce e opera nel silenzio – scrive il direttivo dell’Ufficio regionale per i Giovani -, spesso servendosi dei colletti bianchi. Occorre allora prendere le distanze apertamente da questo modo di agire che uccide la vita e il futuro. Occorre altresì un serio impegno educativo che possa eliminare i nuovi germi di razzismo che, in modo sempre più frequente, si stanno diffondendo tra le nuove generazioni e non solo”.
I vertici regionali dell’ufficio regionale per i Giovani della Conferenza episcopale siciliana hanno evidenziato che “l’educazione, la formazione e l’esperienza della fede fanno paura, minacciano chi, ancora oggi, vive nel buio dell’illegalità e dell’ignoranza”.