Nasce ‘lavialibera’, il nuovo progetto editoriale targato Libera e Gruppo Abele che eredita l’esperienza trentennale del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, con Luigi Ciotti, direttore editoriale, ed Elena Ciccarello, direttrice responsabile. Il progetto comprende un bimestrale cartaceo, un sito aggiornato quotidianamente con inchieste lunghe e approfondite, interviste, commenti, editoriali, video e infografiche su mafie, corruzione, ambiente e migrazioni.
La redazione è composta da una squadra di giovani giornalisti, una rete di collaboratori che si estende a tutta Italia e oltre confine e il progetto è supportato da un comitato scientifico di esperti e da una rosa di grandi firme, oltre alla Federazione nazionale della stampa, Articolo 21, l’Usigrai. ‘Mafia siciliana, cosa cova’ è il titolo del primo numero della rivista, dedicato alla mafia. Tra gli altri contenuti pubblicati anche il tema dell’odio con un’intervista in esclusiva a una moderatrice di contenuti di Facebook e Instagram, e un’inchiesta sui muri d’Europa.
La rivista ospita ogni numero le rubriche di Rosy Bindi, Carlo Lucarelli, Francesco Remotti, Giuseppe De Marzo, Lucilla Andreucci, Fabio Cantelli Anibaldi e si avvale di un comitato scientifico composto da Rosy Bindi, Fabio Cantelli Anibaldi, Alessandra Dino, Lorenzo Frigerio, Leopoldo Grosso, Monica Massari, Toni Mira, Mirta da Pra, Alberto Vannucci. Con la rivista il progetto editoriale prevede la realizzazione di un centro di documentazione e ricerca permanente con sede a Roma, coordinato da Lorenzo Frigerio, in cui mettere a sistema un repertorio sui temi di mafia e corruzione, in grado di tenere dentro i diversi linguaggi del racconto: libri, film, documentari, fotografie, video, spettacoli teatrali e altre forme di arte. Un luogo polifunzionale, innovativo e sperimentale, che si vuole rivolgere ad un’utenza trasversale: dal pubblico che per la prima volta si avvicina a questi temi, accompagnato e facilitato da installazioni digitali interattive, immagini e filmati che rendono più fruibile un primo approccio; a ricercatori e tesisti che in questo luogo possono disporre di un patrimonio di ricerca dal quale attingere e che a loro volta potranno contribuire a far crescere con i propri contributi.