TV, Giulia Granata di S. M. di Licodia sarà Valentina: in ‘Amore criminale’ la docufiction sulla giovane di Biancavilla

La ventenne Giulia Granata di S. Maria Licodia impersonerà Valentina Salamone – la ragazza biancavillese uccisa il 24 luglio in una villetta di Adrano – nella docufiction di ‘Amore criminale’, la nuova serie di Rai 3 dedicata alle vittime di femminicidio. La seconda puntata andrà in onda domenica alle 21.15. Il programma è condotta da Irene Pivetti. Coprotagonista della fiction che documenterà il caso per la trasmissione è un’altra ragazza di S. Maria di Licodia, Aurora Mannino. Sarà una delle amiche di Valentina.

Anche in questa nuova stagione il linguaggio scelto per le storie di Amore Criminale si muoverà su due binari. Da una parte la docu-fiction, da sempre tratto distintivo del programma, dall’altra la narrazione in studio, in cui si intrecceranno più elementi: le testimonianze delle famiglie delle vittime, di amici e colleghi, degli avvocati della parte civile e della difesa, delle forze dell’ordine; i documenti scritti e filmati della vittima, e quelli della stampa che si è interessata al caso.

Nel giugno scorso la Corte d’Assise di Catania ha condannato all’ergastolo l’adranita Nicola Mancuso, 33 anni. Per la morte di Valentina Salamone in un primo momento era stata chiesta l’archiviazione, ritenendolo un suicidio, ma la Procura generale di Catania ha avocato a sé l’inchiesta e dopo perizie dei carabinieri del Ris, che hanno ritenuto di avere trovato tracce di sangue dell’uomo sotto le scarpe della giovane, ha chiesto il processo per l’imputato, che è stato rinviato a giudizio il 19 ottobre del 2016 dal Gup Marina Rizza.

Mai un istante i familiari della ragazza biancavillese hanno creduto all’ipotesi del suicidio della loro congiunta. E’ grazie soprattutto alla loro tenacia, pur nello sconforto di un dolore che non verrà mai meno, che la vicenda giudiziaria di Valentina è riuscita a percorrere il ‘binario’ di un procedimento penale, quando in tanti hanno sperato fino all’ultimo di far ‘deragliare’ tutta l’indagine.

Mancuso, che è sposato e aveva avuto una relazione con la vittima, si è sempre proclamato innocente.

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