Mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Paternò Nino Naso. La annuncia il MoVimento 5 Stelle di Paternò dopo il ‘terremoto’ provocato dalle dimissioni dell’assessore Rau e dal passaggio all’opposizione di quattro consiglieri di maggioranza:
“Sono già trascorsi oltre due anni e mezzo dall’insediamento di Nino Naso alla guida della nostra Città – dichiara Marco Gresta – e non avrei mai pensato che ci saremmo trovati in una tale situazione di ingovernabilità assoluta. Già nei mesi scorsi si è più volte palesata in consiglio comunale l’assenza di una maggioranza solida capace di risolvere i problemi dei cittadini paternesi e adesso, con questa ‘migrazione’ risulta ancora più evidente il fallimento del progetto politico, qualora ci fosse mai stato, di Naso e delle 7 liste civiche che lo hanno sostenuto in campagna elettorale. La mozione di sfiducia è un atto di responsabilità che ci assumiamo nei confronti dei cittadini, noi non abbiamo paura di tornare ad elezioni”.
“Non è solo per una questione legata ai numeri che stiamo presentando questa mozione – sottolinea il Vice presidente del consiglio Martina Ardizzone – questa amministrazione ha scambiato in questi anni il Consiglio comunale per un ufficio delibere, in cui non è previsto un confronto costruttivo cosi come dovrebbe avvenire all’interno di un’assise civica, ma semplicemente un luogo di approvazione di quanto già deciso a tavolino dalla Giunta, lasciando ignorati, tra l’altro, atti importanti per la programmazione dell’ente come il consuntivo 2018, di cui ancora oggi non si hanno notizie, e che rischia di essere ulteriormente rimandato ad un momento di maggiore stabilità per quest’ amministrazione. D’altro canto la scelta degli Assessori non ha mai seguito un criterio meritocratico e legato alle competenze ma è sempre stata subordinata al mantenimento della maggioranza all’interno di Palazzo Alessi”.
In questi giochi di potere e poltrone, gli unici vinti sono i cittadini” continua il consigliere Flammia. “Da mesi, anni ormai, ribadiamo che quest’amministrazione ha fatto delle scelte meramente politiche e che le sedute di consiglio erano soltanto conferme da “yes men”, al punto che molte volte eravamo proprio noi a tenere il numero legale per il bene di questa città. Promesse non mantenute, nessuna ‘consecutio’ logica e nomine che ledono l’intelligenza di Paternò, dal momento che le medesime somme sarebbero potute servire a progetti veramente civici, considerando che in molte scuole, ad esempio, la situazione è disastrosa e molte strade sono ormai impraticabili. Non è ammissibile che il Comune si fermi finché non si trovi un nuovo accordo e dunque un nuovo equilibrio. È facile essere opposizione e dire ‘no’. Adesso è il momento di mettere da parte gli schieramenti politici e pensare al bene comune. Chi firmerà questa mozione avrà davvero compreso la necessità di dare un volto nuovo a questa realtà ed una altrettanto necessaria programmazione, che di certo non sarà quella delle luminarie. Per chi non lo farà, le parole rimarranno castelli di sabbia e urla in aula, null’altro. Siamo pronti ad andare a casa e far votare la gente.
Ci ritroviamo con un’amministrazione che si era presentata con sette liste civiche per poi subordinarsi a logiche partitiche. I cittadini non hanno votato questo e pertanto è nostro compito rimettere tutto nelle loro volontà. Per un processo di coscienza e responsabilità, i tempi sono più che maturi. Per chi sta ancora giocando, certamente non sarà mai tempo”.
“Mi dispiace dirlo e non vi nego che mi fa molto male, ma purtroppo l’avevamo previsto in campagna elettorale – conclude Salvo La Delfa già candidato sindaco – e fa ancora più male prendere atto che a piangerne le conseguenze è la città intera.
Un programma elettorale vuoto e tante promesse disattese, dalla riqualificazione del nostro centro storico alla viabilità, dalla manutenzione delle arterie stradali alla gestione del randagismo, dalla situazione finanziaria allo stato di degrado dei cimiteri. Un progetto fallimentare già in partenza, lo abbiamo urlato in tutte le piazze ed una parte di cittadini ci ha creduto e non si è mai pentita della fiducia accordataci. Abbiamo dimostrato di essere una certezza all’interno del consiglio comunale e se la mozione di sfiducia non dovesse essere votata potrete essere certi che l’unico gruppo consiliare a restare compatto e a rispettare il voto dei cittadini sarà il M5S”.