Al via le celebrazioni per il centenario della nascita di Gesualdo Bufalino (Comiso, 15 novembre 1920 – Vittoria, 14 giugno 1996), l’insegnante che si rivelò tardivamente come scrittore, nel 1981, all’età di 61 anni con il romanzo “Diceria dell’untore”, grazie all’incoraggiamento di Leonardo Sciascia ed Elvira Sellerio; l’opera gli valse nello stesso anno il prestigioso Premio Campiello. Con il romanzo “Le menzogne della notte” vinse nel 1988 il Premio Strega Il programma commemorativo è promosso e organizzato dalla Fondazione Gesualdo Bufalino che ha sede a Comiso (Ragusa): si articolerà con momenti di studio e approfondimenti sui molteplici aspetti della poliedrica produzione letteraria dello scrittore. Non mancheranno le iniziative dedicate anche alla sua figura di insegnante l’istituto magistrale di Vittoria (Rg).
Proprio sulla sua attività di docente si è svolta la prima iniziativa della Fondazione Bufalino. Con il titolo “Bufalino professore”, il convegno si è tenuto nell’aula magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Giuseppe Mazzini’ di Vittoria dove lo scrittore comisano ha insegnato per circa 25 anni. L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali del dirigente scolastico Emma Barrera e del sindaco del Comune di Comiso, Maria Rita Schembari. Gli interventi di Gaetano Bonetta e Lisania Giordano (entrambi allievi di Bufalino al ‘Mazzini’ e, attualmente, docenti universitari a Catania) hanno ricordato lo scrittore in cattedra all’istituto magistrale di Vittoria.
“Bufalino era un professore che scuoteva, che toccava la coscienza degli studenti” ha ricordato il professor Gaetano Bonetta, suo allievo negli anni ’60’ e oggi docente ordinario di pedagogia dell’Università di Catania. “E’ stato un plasmatore di soggettività umane – ha aggiunto – che ha caratterizzato la sua relazione con il gruppo della classe”. Barbara Distefano ha approfondito la rappresentazione del sistema scolastico nella letteratura del Novecento e, in modo particolare, sugli scrittori-docenti siciliani come Brancati, Bufalino e Sciascia. Ha coordinato l’incontro Nunzio Zago, direttore scientifico della Fondazione Bufalino.