“Ci ha reso veramente orgogliosi di essere italiani, lei è un punto di riferimento per i giovani”.
A dirlo è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, “emozionato” durante il colloquio con il comandante della Stazione spaziale internazionale, l’astronauta del corpo Esa Luca Parmitano, collegato telefonicamente dallo Spazio con Palazzo Chigi.
“La responsabilità di chi è su una piattaforma visibile e’ uguale per tutti- ha riflettuto Parmitano, rispondendo a Conte-. Bisogna avere la responsabilità di una comunicazione chiara, coerente, per trasmettere il messaggio positivo di quello che facciamo. La gente mi segue non in quanto ‘Luca Parmitano’, ma in quanto astronauta.
Io mi sento responsabile come ambasciatore di valori italiani, europei e che riguardano il mondo in cui vivo. Voglio ricordare che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha parlato di speranza.
Io spero di poter dare un messaggio di speranza” per i giovani e per gli studenti, “quello di avere possibilità davanti di poter raggiungere degli obiettivi. L’Italia mi ha offerto sempre delle possibilità.
Credo che la gente lo comprenda: esiste la possibilità di guardare avanti”. E, a proposito dell’impegno italiano, Astro Luca ha ricordato al presidente Conte che il modulo da cui si e’ collegato con Palazzo Chigi è proprio una struttura ingegneristica costruita in Italia, così come il modulo Columbus, il nodo 2 e il nodo 3 della Stazione spaziale, il modulo logistico e la cupola.
Non solo. In questo momento è a bordo anche la navetta cargo più grande in uso, la Cygnus, anch’essa con natali tricolori.
“Il volume pressurizzato a bordo è quasi per il 50% è oggi italiano. Più tutta la scienza portata dall’Italia, ha ricordato Parmitano, enumerando anche diversi esperimenti promossi dall’Agenzia spaziale italiana (Asi), in particolare quelli incentrati sulla fisiologia umana.
“Posso dire con orgoglio che la nostra partecipazione a livello finanziario è al terzo posto” in Europa, ma “dal punto di vista di scienza e tecnologia siamo sicuramente li’ sul podio”, ha concluso l’astronauta di Paternò.