Catania, GdF sequestra 30 mila litri di gasolio per uso agricolo: 4 arresti in flagranza

I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato in flagranza di reato 4 soggetti intenti a effettuare il travaso di gasolio agricolo di provenienza illecita su un autoarticolato frigorifero contenente nr. 21 serbatoi cubici della capacità di 1000 Litri cadauno.
Il gasolio rinvenuto, all’origine destinato per l’impiego in agricoltura e quindi assoggettato ad un’imposta inferiore rispetto a quella gravante su analogo prodotto destinato all’autotrazione, era in realtà pronto per essere impiegato per l’alimentazione di autocarri destinati al trasporto merci da parte di un imprenditore acese titolare di una ditta di trasporti con mezzi pesanti, il quale, in tal modo, si sarebbe garantito un illecito risparmio sull’acquisto del carburante utilizzato per la propria attività.

Il gasolio agricolo sottoposto a sequestro è pari a 22.450 litri. Sottoposti a sequestro anche le 2 autocisterne e l’autoarticolato frigorifero contenente i 21 serbatoi cubici.
Per i 4 arrestati ricorre l’ipotesi delittuosa aggravata di sottrazione al pagamento dell’accisa. I soggetti sono stati sorpresi in flagranza all’interno di un’autorimessa isolata situata nella zona industriale di Catania.
Contestualmente, presso la stessa autorimessa, gli operanti individuavano una ulteriore autocisterna contenente Lt. 7.500 di gasolio autotrazione ritenuto di provenienza illecita atteso che il proprietario non è stato in grado di esibire documentazione legittimante la provenienza e la detenzione dello stesso. Pertanto le Fiamme Gialle hanno sequestrato anche il mezzo e il prodotto energetico ivi contenuto.
I 4 responsabili (tutti della provincia di Catania) avevano quasi ultimato il trasbordo di 4 delle 21 “bonze” (serbatoi cubici in plastica della capacità di 1.000 litri ciascuna, posizionati in una gabbia ferrata) attraverso una pompa di aspirazione a doppia mandata che collegava le autocisterne all’autoarticolato. L’artigianale sistema di collegamento era alimentato dal motore delle stesse autocisterne ed era collegato a un apparato conta-litri.

Dalla messa sul mercato di massicce quantità di carburante agricolo, acquisito a un costo nettamente inferiore rispetto agli oneri sostenuti dalle imprese operanti nel medesimo settore, deriva una sleale concorrenza dannosa per gli imprenditori che si approvvigionano dai canali ufficiali, versano regolarmente le imposte e utilizzano carburante con le caratteristiche qualitative previste dalle norme.
I soggetti responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Catania per il reato di contrabbando di prodotti energetici: rischiano la reclusione anche fino a 5 anni oltre ad una multa di importo pari a dieci volte il valore dell’imposta evasa.
I sequestri operati dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Catania sono stati convalidati dall’autorità giudiziaria etnea.

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