Il messaggio augurale del nuovo anno inviato via social dal sindaco di Adrano Angelo D’Agate non è andato giù all’ex primo cittadino Fabio Mancuso che – in una nota inviata al Corriere Etneo – respinge il clima buonista e punta il dito contro chi ha provocato il disastro economico e sociale di Adrano. “Speravamo che il sindaco, rendendosi conto non solo dei fatti che ha analizzato ma anche degli uomini che hanno provocato il degrado, li avrebbe resi innocui nell’azione amministrativa”, scrive Mancuso indicando i responsabili tra gli attuali collaboratori di D’Agate.
Mancuso indica nel 14 prossimo una data importante per capire da che parte stanno sindaco e giunta comunale: per quella data è fissata l’udienza preliminare che dovrà decidere se rinviare a giudizio o no due consiglieri comunali coinvolti in una inchiesta per voto di scambio.
Ecco il testo integrale dell’intervento di Fabio Mancuso.
Ho seguito con molto interesse gli auguri del sindaco di Adrano a noi concittadini, un intervento moderato e cosciente ma nello stesso tempo determinato a proseguire nel solco del suo basso-profilo, caratteristica che lo ha contraddistinto fino ad oggi.
Al pari del suo predecessore individua nei debiti pregressi (quali non è dato sapere) e nella mancata contribuzione dei cittadini alle tasse comunali le difficoltà riscontrate in un anno e mezzo di mandato elettorale.
Conclude con il buon auspicio che molti progetti sono in campo che spaziano dai boschi alle aree interne.
Giusto l’appello finale, vogliamoci bene tutti e tutti insieme facciamo qualcosa per la nostra città.
Vedi caro Angelo le tue buone intenzioni e le tue belle parole cozzano con buona parte degli uomini che ti circondano, oggi tu sai meglio di me chi ha portato la città al collasso e con la tecnica tipica dei regimi totalitari i tuoi collaboratori sono riusciti e riescono a nascondere bene la mano ma sono i migliori lanciatori di pietre, quasi da oro olimpico.
Come abbiamo fatto nei dieci anni precedenti, non ci associamo al vostro finto buonismo ma riteniamo utile per la città individuare chi ha provocato il disastro economico e sociale. Speravamo che il sindaco, rendendosi conto non solo dei fatti che ha analizzato ma anche degli uomini che hanno provocato il degrado, li avrebbe resi innocui nell’azione amministrativa.
Invece no , vorrebbe che Adrano diventi una cooperativa di mutuo soccorso dove tutti felici e contenti ripariamo il disastro provocato da pochi e che peraltro continuano a determinare la gestione amministrativa.
Non accetteremo mai di essere complici con i nostri voti di tutti quelli che con arroganza hanno distrutto Adrano, saremo sempre consapevoli di ciò che facciamo così come abbiamo dimostrato in consiglio comunale nell’assumerci la responsabilità di accelerare iter amministrativi che viaggiavano come lumache (vedi stabilizzazione).
Il 2020 a differenza di come lo vede il sindaco con assoluta consapevolezza riteniamo che sia complicato e difficile da gestire specialmente sotto il profilo della responsabilità politica ed amministrativa e il 14 gennaio sapremo tutti il sindaco e la sua giunta da che parte stanno.
NB. Cortesemente invito il mio vicesindaco, oggi assessore ai servizi sociali, di ricevere i lavoratori dell’indotto della pubblica amministrazione presso gli uffici comunali e non presso gli uffici di un sindacato. Non è corretto.