Paternò, bufera in Consiglio: il legale del Comune chiama in causa il marito della Conigliello (Pd) (ascolta l’AUDIO)

A Paternò un’altra seduta consiliare scatena la bufera.

Dopo il ‘giovanottino’ pronunciato dal sindaco Naso – il 19 dicembre scorso – all’indirizzo del consigliere Condorelli (FI), un altro attacco personale ad uno dei componenti dell’assemblea cittadina. Stavolta è toccato alla consigliera Barbara Conigliello (Pd) subire l’onta di una risposta piccata da parte del legale del Comune, l’avv. Alfio Platania, che ha fatto un riferimento ironico al marito della consigliera, un ingegnere, parlando di parcelle da liquidare e di criteri adottati a proposito dei debiti fuori bilancio dell’ente.

Una incomprensibile caduta di stile che nessuno ha avuto il coraggio di stigmatizzare un attimo dopo ch’era stata pronunciata.
“Se lei si riferisce al caso di suo marito, è un altro discorso” ha ribattuto l’avv. Platania alla consigliera Conigliello che gli stava chiedendo di sapere “…quali sono i criteri con cui lei stabilisce quale debito deve essere saldato e quale, invece, lasciato a riposo”.

“Lei è un cafone” ha replicato la Conigliello, guadagnandosi la reprimenda del presidente del Consiglio Sambataro che l’ha invitata a mantenere il decoro. Non una parola, invece, Sambataro ha pronunciato contro il legale del Comune.

A difesa del professionista si è schierata anche la vice-segretaria, dott.ssa Longo.

In lacrime, Barbara Conigliello ha poi ripreso a parlare: “Non ho chiesto nomi…né tantomeno in quest’aula mi sono permessa di offendere qualcuno. Il mio è stato un atteggiamento di rabbia perché non si può all’interno di un’aula consiliare ricattare facendo il nome di un professionista”.

“Provo vergogna sull’atto che lei ha fatto, – ha aggiunto la Conigliello rivolgendosi al legale del Comune – provo profondamente vergogna perché non può in un’aula di Consiglio mettere in ballo la propria famiglia…lo trovo semplicemente vergognoso. L’atto che lei ha fatto, carissimo avvocato, non è degno dell’etica deontologica di un avvocato…faccio appello ai consiglieri e alla loro libertà di parola. Stiamo rasentando l’assurdo dentro quest’aula”.

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