“Noi, parlo anche a nome della comunita’ che si e’ raccolta intorno al M5S, mi permetto questa licenza che spero mi verra’ perdonata, ti vogliamo bene, anche se non sappiamo chi sei, piccolo italiano di domani. Facciamo il possibile per regalarti un mondo un po’ migliore di quello in cui viviamo, che spesso ci fa orrore. Tu sarai il nostro giudice. Sii clemente. Un Buon Natale dal passato con l’augurio di anni meravigliosi per te, per l’Italia e per il mondo”. Si chiude cosi’ la ‘Lettera di Natale a un bambino non ancora nato’ che Beppe Grillo scrisse il 24 dicembre del 2013 e che il sito dell’Elevato ripubblica in apertura oggi. Una missiva che non ha perso attualita’. E di questo il fondatore ne era gia’ allora furbescamente consapevole. “Questa lettera in Rete – si legge – e’ eterna. So per certo che mi leggerai e che forse, per pura curiosita’, cercherai di capire chi era Grillo, cos’e’ stato il MoVimento 5 Stelle, i suoi ragazzi, i parlamentari eletti per la prima volta dai cittadini, Casaleggio, la democrazia diretta, i nuovi populisti”.
“Con che occhi ci vedrai? Come ci giudicherai tra venti o trent’anni, tu che sarai figlio di un altro tempo, non so se migliore o peggiore di questo? – Grillo cominciava con queste domande -. Non sei ancora nato, ma tutti noi, buoni e cattivi (ma esistono veramente queste due categorie?), stiamo costruendo il tuo futuro. Non sarai tenero nei tuoi giudizi, lo so. Le figure sbiadite dei cosiddetti leader di oggi ti sembreranno macchiette, incidenti della Storia, persone senza alcuna visione che purtroppo hanno disegnato, come potrebbe solo un artista pazzo, il tuo presente. Ma forse sono pessimista”.
“L’umanita’ – aggiungeva – cambiera’ di soprassalto, inventeremo nuovi paradigmi come e’ successo altre volte e tutto cambiera’. Ritroveremo il senso di comunita’, di umanita’ universale, cancelleremo le guerre, chiuderemo per legge le fabbriche di armi, faremo una lotta spietata alla poverta’, alle malattie endemiche come la malaria e la tubercolosi, la fame del mondo sparira’ e il pianeta Terra non verra’ piu’ distrutto, sfruttato per ricchezze cosi’ enormi e cosi’ inutili nelle mani di pochi”. E ancora: “Perche’ no? Perche’ non potrebbe succedere? Il tempo varra’ piu’ dell’oro e l’ambiente sara’ sacro, i torrenti limpidi e l’aria piena di odori che abbiamo dimenticato. Potremo rivedere le lucciole e l’Orsa Maggiore nel cielo delle citta’.
In questi anni, forse per te e’ difficile da capire, il denaro e’ al centro del mondo, qualcosa che non esiste domina le nostre esistenze. Cos’e’ il denaro, cosa sara’ il denaro per te? Ci considererai dei folli?”.