“Giovanottino, un po’ di educazione e silenzio”. Il sindaco Naso si è rivolto in questa maniera – ieri sera nel corso del Consiglio straordinario sulla piscina – nei confronti del consigliere di Forza Italia Guido Condorelli. (ascolta la videoripresa dello streaming della seduta consiliare).
Inutile, in quanto non accolta, la richiesta di scuse avanzata in maniera vibrante dal consigliere forzista. L’opposizione, in segno di solidarietà ha lasciato l’aula. Naso non è stato sfiorato dall’idea di avere sbagliato i toni nei confronti del consigliere comunale: “gli è uscito il naturale’, come si usa dire in maniera sgangherata dalle nostre parti. A quel punto, rotti gli indugi, Naso avrebbe potuto anche infiocchettare una espressione da manuale e vero piazzista della politica: “Giovanottino lasciami lavorare”, per sottolineare l’inutilità di certi scavezzacollo che s’illudono di far politica meglio dei grandi. Soprattutto meglio di lui.
Condorelli, che ‘giovanottino’ – per sua fortuna – lo è davvero dal punto di vista anagrafico, stamattina sul suo post ha risposto per le rime al sindaco Naso: “Se continui a tribolarti così – ha osservato Condorelli rivolto al sindaco – con la tua età non vorrei ti venisse qualche coccolone. Non è forse il caso di dimettersi? In fondo lo vedi anche tu che ti sei ridotto a parlare da solo in un’aula uscita per protesta”.
Vai a sapere se c’entra la politica in questa disputa nuova di zecca oppure se si tratta dell’eterno e intramontabile braccio di ferro tra vecchie e nuove generazioni dove in un soffio si passa dall’essere saggi al ruolo di rimbambiti, oppure da quello di ‘brillante promessa’ a giovanottino, appunto.
Fatto è che, d’ora in poi, toccherà valutare l’ipotesi di piazzare un vistoso cartello davanti all’ingresso del Consiglio comunale di Paternò con la scritta “Vietato ai giovanottini”: così, almeno, Naso sa chi entra.
