Sul ‘Servizio Civile’ il Comune di Adrano aveva ragione.
Il CGA – Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana – ha accolto il ricorso del Comune contro l’assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, che aveva escluso il progetto “Insieme Volontariamente Attivi per Adrano 4”. In sede collegiale, il Tar Palermo – nell’ottobre di quest’anno – aveva rigettato in prima istanza il ricorso del Comune. La materia del contendere era legata alla presunta misura aggiuntiva dei disabili sulla base della quale ogni progetto deve essere presentato al Dipartimento nazionale anziché quello regionale. La domanda non era stata accettata proprio per la “…incontestata presenza di operatori disabili nel progetto”.
Il CGA ha accolto l’appello considerato che “…ad un primo esame tipico della fase cautelare l’appello è assistito dal richiesto fumus boni iuris, riguardando il progetto presentato dal comune di Adrano per la partecipazione al bando di selezione per l’ammissione al finanziamento dei progetti di servizio civile, tutti i soggetti c.d. “ordinari” e non quelli c.d. “speciali”, con conseguente possibilità di partecipazione al progetto, che si configura in tal senso come “aperto”, di qualunque persona, sia essa normodotata che disabile”.
“L’Amministrazione comunale aveva ragione, – commenta soddisfatto il vicesindaco, avv. Giuseppe Currao – un plauso va dato, soprattutto, ai funzionari che con la loro esperienza e comprovata professionalità sono riusciti a fare partire un servizio importante per i giovani di Adrano, nonostante le insidie della nuova legislazione”. Il Comune di Adrano era rappresentato e difeso dall’avvocato Alfio Platania.
L’assessorato regionale è stato condannato al pagamento di mille euro di spese processuali al Comune di Adrano.
I tempi per la presentazione delle domande restano prorogati al 31 dicembre. Il progetto offre ad una trentina di giovani adraniti la possibilità di prestare servizio per 12 mesi percependo un assegno mensile di circa 400 euro.