Il ‘secolo breve’ di Paternò nel 2° volume di Antonino Tomasello: “Sia detonatore di idee”

Non c’è due senza tre. E’ probabile. Non è un teorema cartesiano o una ispirazione matematica, ma il sincero augurio che tutti fanno ad Antonino Tomasello, dopo la pubblicazione del suo primo “Cronache 1860-1918” e, ora, del secondo volume “Paternò 1919-1955”. Dunque aver ricostruito il lungo Ottocento della sua piccola Patria, fino alla tragedia della Grande Guerra, – scrive nella prefazione Alessia Facineroso – l’autore non poteva sottrarsi alla sfida di ricostruire il “secolo breve” di Paternò, riproponendo il racconto nel punto in cui il precedente volume si era interrotto. Dopo quattro anni di lavoro, e sicuramente per effetto dello stimolo ricevuto dal professore Uccio Barone, arriva in edicola il volume che in verità molti aspettavano, dal primo al secondo dopoguerra, la crisi della democrazia liberale, il fascismo e la Repubblica.

Finito di stampare nel luglio del 2019, questo nuovo volume di 270 pagine, raccoglie ancora una volta, come Tomasello sa fare, una serie di documenti pubblici e di testimonianze private, arricchito con rare foto, riportati in continuità cronologica. Scrive la storia di una città ricca di acqua. Quell’acqua che scorre dappertutto sotto i piedi, sotto il castello, l’acqua volano dell’espansione ottocentesca della città, che ha consentito i processi di trasformazione anche nei momenti buoi della sua storia. E poi ad onore di tutti i caduti della prima e seconda guerra, pubblica i nomi di coloro che sono caduti per la Patria. Questi due libri, certo non è presuntuoso affermare, questo lavoro offre alla città di Paternò la possibilità di specchiarsi, e come nella dedica “ai bambini e le bambine, avviate a diventare uomini e donne, con i quali, assieme ai colleghi e alle colleghe, ho collaborato per imparare a imparare per costruire il futuro”. Appunto. “Il senso di questa operazione storiografica di Antonino Tomasello – dice Uccio Barone professore emerito di Storia Contemporanea direttore dell’archivio storico della Sicilia Orientale – è quello di lanciare un messaggio per un impegno civico, il rapporto con il passato non è scrivere un libro, non serve a riempire la biblioteca con un altro libro se questo libro in realtà, non serve da detonatore di idee”.

Nella scuola tra i giovani, questo il motivo per scelta dell’aula Magna del liceo classico Mario Rapisarda di Paternò, per la presentazione del libro, lì dove da decenni c’è la fucina della élite, di quella classe di uomini poi classe politica della città. In questo secondo volume, Nino Tomasello sviluppa un segmento della storia di Paternò fino alla metà del ‘900, arriva a raccontare fin quasi ad un passo dalla caduta del regime comunista, frattanto a Paternò proprio in quegli anni finiva un periodo glorioso, capitolava una classe dirigente che aveva avuto come ‘capitani’ Barbaro Lo Giudice e Nino Lombardo, due leader. Dopo e fino ai giorni nostri c’è il nulla, il buio, ma ora è arrivato il tempo in cui bisogna ricominciare, una pagina di storia che altri scriveranno.

Riguardo l'autore Alfio Cartalemi

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