Paternò, 5 sigle di partiti chiedono ‘con l’acqua alla gola’ la restituzione della piscina: video-denuncia all’amministrazione

E’ un appello lanciato “con l’acqua alla gola”: Restituiteci la piscina. Cinque sigle di partiti e formazioni politiche – Movimento 5 Stelle, Paternò al Centro, Articolo Uno, Città Futura e Europa Verde – intervengono sulla questione che riguarda la piscina comunale. Lo fanno con una nota di dura critica all’operato del sindaco che da una parte indice una gara e dall’altra lavora per l’affidamento temporaneo. Non manca il riferimento alla piscina svuotata di acqua.
Secondo i firmatari del documento si tratta di uno scontro di potere all’interno del centrodestra. La parola d’ordine “Restituiteci la piscina” è accompagnata da un video dove si vedono giovani e adulti, cittadini di Paternò, esporre un cartello ‘ondulato’ con la scritta-appello. Clicca qui per vedere il video.

Questo il testo del comunicato:
Assistiamo increduli all’escalation di esternazioni da parte del Sindaco sulla piscina. Questione che assume sempre più i contorni di un dramma kafkiano, dove l’unica vittima è la Città. Una struttura, su cui tanto si era investito, chiusa inspiegabilmente da un anno. Prima si dice che bisogna fare la gara, ammantando questa scelta come “operazione verità”, poi si blocca tutto ricorrendo allo stratagemma dell’affido temporaneo. Nel frattempo il tavolo salta, e si prosegue nella follia collettiva, con uno stillicidio di inutili dichiarazioni da ogni parte. Intanto il sindaco Naso, vittima del proprio ego ipertrofico, pubblica un video farneticante pieno di accuse generiche ed insignificanti. Sostiene che c’è un affido temporaneo pronto dietro l’angolo. Ma come si fa a rendersi così ridicoli e ai limiti della legalità? In primo luogo, su una vicenda così importante e di dimensioni enormi, si salta a piè pari il consiglio comunale; in secondo luogo, come fa ad affidare temporaneamente la gestione della piscina se c’è un bando aperto che scade il 30/12? E se qualcuno si presentasse al bando ed avesse i requisiti? Come la mettiamo con “l’assegnatario temporaneo”? Ci si chiede, ancora, perché il sindaco abbia inscenato una commedia sul fatto che la piscina fosse svuotata di acqua. Ma come dovrebbe essere una piscina chiusa da oltre sei mesi? Chiunque si apprestasse a gestirla, non dovrebbe forse svuotarla? In ultimo, ma non per ultimo, non sfuggirà a nessuno che sulla piscina e sulla pelle dei cittadini si sta giocando l’ennesimo scontro di potere targato centrodestra. Lotte intestine all’interno dei partiti di destra che sostengono il sindaco che – pilotati da Catania – intendono svuotare totalmente la nostra comunità di ogni suo prerogativa.
Siamo stanchi di questo ennesimo affronto e ci mobiliteremo con ogni forza per impedire questo scempio.
Su tutta questa macabra storia il poeta direbbe: “non so se il riso o la pietà prevale”…

Riguardo l'autore Redazione

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.