Due anni fa, il Corriere Etneo realizzò – grazie a Ludovico Lizzio – un piccolo speciale sul Presepe Vivente della Gancia. Vogliamo riproporlo con un po’ di amarezza, alla luce della decisione di cancellare l’appuntamento dalle manifestazioni cittadine. Clicca qui per vedere il video.
L’annuncio che quest’anno non ci sarà il Presepe Vivente del Borgo Gancia di Paternò è stato un colpo al cuore per migliaia di cittadini.
Ieri, in un post amaro vergato da uno dei volontari della ‘Compagnia dei Folli’, senza intenti polemici sono state spiegate le ragioni per le quali la gestione economica e logistica dell’evento sono diventati insostenibili. Il Presepe, vale la pena ribadirlo, in questi anni è stato pagato tutto con fondi privati: almeno 20 mila euro per ogni rappresentazione. I volontari della parrocchia di Santa Maria dell’Alto, quelli dell’associazione ‘Aria nuova’ e tutti gli altri venuti dopo, hanno fatto tutto gratuitamente per il piacere di donare qualcosa alla propria città. A ripagarli, in tutti questi anni, è stato il profluvio di complimenti arrivati da cittadini e visitatori.
Ieri, dopo l’annuncio, dall’America ha scritto un paternese – Salvatore Pappalardo – che assieme alla propria moglie americana e alle due bambine di 5 e 8 anni ha visitato in passato il Presepe della Gancia. “La visita al presepe – scrive il paternese Pappalardo – è stato un modo bellissimo e emozionante per mostrare alla mia famiglia le nostre tradizioni. Per questo volevo scrivere queste poche righe per dirvi GRAZIE. Apprendo con rammarico delle vostre difficoltà e dell’aperta ostilità degli abitanti e dell’amministrazione comunale. Nel mio piccolo, da papà, volevo esprimere la mia gratitudine e solidarietà. Con queste iniziative siete, e lo dico senza retorica, la parte migliore di Paternò”.