L’obiettivo di un rilancio del sito delle Salinelle dei Cappuccini, inteso come valorizzazione e attrattiva turistica, scientifica e culturale, prende concretezza con un progetto da circa un milione e cinquecento mila euro che vede coinvolti il governo regionale di Nello Musumeci, il Comune di Paternò e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Musumeci ha così accolto la richiesta inviata circa 60 giorni addietro dai consiglieri comunali di Diventerà Bellissima Anthony Distefano e Giuseppe Lo Presti i quali avevano sollecitato un intervento del presidente Musumeci al riguardo.
“Il mio governo – ha specificato Musumeci nel corso di una conferenza stampa tenutasi all’aperto davanti al sito delle Salinelle alla presenza del sindaco Nino Naso, della giunta al completo, del presidente del consiglio Filippo Sambataro, dei tecnici dell’Ingv e dei deputati regionali Giovanni Bulla, Gaetano Galvagno e Alfio Papale – ritiene che il geosito delle Salinelle possa essere un polo di attrazione non solo turistico ma anche scientifico.
“Con il Comune – ha proseguito – abbiamo concordato la cessione dell’area, con l’Ingv abbiamo stabilito la parte scientifica. La città di Paternò ha bisogno di una vicinanza da parte del governo della Regione che sarà assicurato su idee e progetti concreti”.
Il sindaco Nino Naso, dal canto suo, ha evidenziato che si tratta di “un progetto che punta alla riqualificazione della zona visto che le Salinelle avranno il valore che meritano”. L’assessore comunale al Turismo Vito Rau ha sottolineato come il presidente sia venuto con un documento e numeri alla mano e non per fare passerella e promettere cose. Anche io devo ringraziare i consiglieri Lo Presti e Distefano che hanno lanciato l’iniziativa”.
L’ Inge si occuperà della gestione di una sala di controllo e monitoraggio, dove saranno installati dei terminali informatici, da collocare all’interno della struttura dell’ex macello di via Fonte Maimonide.
Nel corso della sua visita il presidente Musumeci ha effettuato un sopralluogo all’interno dell’ex velodromo realizzato proprio negli anni in cui l’attuale governatore era presidente della provincia di Catania.