Adrano, Tino Rosano ‘torna’ nel suo paese per restarci per sempre: le sue ceneri nella tomba di famiglia

Tino Rosano

Il caro Tino Rosano, adranita indomabile che in Svizzera ha combattuto fino all’ultimo contro il cancro, torna nella ‘sua’ Adrano.

E stavolta ci resterà per sempre. Pittore e poeta, Tino Rosano è morto il 28 ottobre scorso, lascia due figlie. Nella clinica dove è stato ricoverato per lungo tempo, i suoi quadri hanno avuto il privilegio di far parte di una mostra personale, assai apprezzata da tutti.

Domani, giovedì 28 novembre, alle ore 17.30 una messa in suffragio sarà celebrata nella Chiesa di S. Agostino. Sarebbe bello se gli adraniti che lo hanno conosciuto, domani andassero in chiesa a portargli l’ultimo saluto.

Marialuisa, una delle due figlie di Tino, ha portato con sé dalla Svizzera le ceneri del padre. Esse troveranno degna sepoltura nella tomba di famiglia del cimitero di Adrano. Per sua precisa volontà, infatti, è stato cremato.

Sui social, dove aveva assunto il ‘nom de plume’ di Tony Rossi, Tino Rosano aveva parlato di sé e del desiderio di ogni emigrato: “Era quello di un piccolo cammino per poi tornare al proprio paese, ma dopo alcuni anni ed esperienze di vita ti accorgi la differenza di vita. Il paese che ti ospitava , ti permetteva di migliorare la tua cultura lavorativa e io, vista la mia passione per l’arte e la cultura, mi sono iscritto all’università popolare e mi sono iscritto a dei corsi privati di arte. Già fin dalla terza media dipingevo con matita e penna…con questa passione trovai amore e così svanì la partenza”.

Nella sua bacheca dei ricordi, accanto ai suoi quadri, hanno trovato spazio scatti fotografici di un tempo ch’è stato di felicità e amicizia. Una foto – che qui pubblichiamo – colpisce per l’eccezionalità del ‘parterre’ ritratto: siamo al Duca di Misterbianco, il campo sportivo adranita. In basso, il primo da sinistra, si riconosce un sorridente Tino Rosano. Dietro di lui, tra gli altri, l’arbitro italiano più famoso di sempre – Concetto Lo Bello – e Pietro Anastasi, indimenticato campione di calcio.

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