Poste, Antitrust avvia istruttoria su recapito raccomandate: il postino non suona più due volte

L’Antitrust ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Poste Italiane per accertare una presunta pratica commerciale scorretta, posta in essere nell’ambito del servizio di recapito della corrispondenza e, in particolare delle raccomandate.

L’ipotesi, riferisce una nota dell’Autorità, è che il cliente/mittente che decida di rivolgersi a Poste per inviare una Raccomandata potrebbe essere ingannevolmente indotto ad acquistare un servizio pubblicizzato da ‘claim’ che ne enfatizzano determinate caratteristiche che, nella sua concreta erogazione non vengono, poi, rispettate.

Secondo l’Authority, “l’avviso di giacenza del plico raccomandato verrebbe spesso depositato nella cassetta postale del destinatario dell’invio senza previo accertamento della presenza o meno del medesimo al proprio domicilio.

Costringendo quindi il destinatario che voglia entrare in possesso del plico ad esperire procedure alternative previste da Poste, con uno slittamento dei tempi di consegna e un dispendio di tempo ed energie che non sarebbe necessario qualora il tentativo di consegna venisse realmente effettuato.

Poste, inoltre, avrebbe veicolato messaggi ingannevoli riguardo al servizio di Ritiro digitale, vale a dire la versione evoluta della consegna fisica, delle raccomandate, con riferimento alle relative condizioni economiche e di utilizzo”. Nella giornata di oggi, i funzionari dell’Autorita’ hanno svolto ispezioni nelle sedi della societa’ interessata, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

“Ottima notizia! Era ora! Si faccia luce sul servizio delle raccomandate, decisamente troppo caro e poco efficiente.

Bisogna tornare ai tempi in cui il postino suona sempre due volte. Non è possibile che il destinatario non si cerchi nei dovuti modi e che si lasci sistematicamente l’avviso di giacenza in casella, costringendo il consumatore a fare lunghe code in posta per recuperare la raccomandata ricevuta” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando l’avvio da parte dell’Antitrust di un procedimento istruttorio nei confronti della società Poste Italiane per accertare una presunta pratica commerciale scorretta, posta in essere nell’ambito del servizio di recapito della corrispondenza e in particolare delle raccomandate.

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