Trent’anni fa, il 20 novembre 1989, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Nella ricorrenza di questa Giornata Mondiale, anche l’Istituto Comprensivo “G. Marconi” di Paternò, ritenendo la scuola il luogo che, costitutivamente, ha nelle sue finalità la promozione della corretta informazione e della cultura e la formazione di cittadine e cittadini consapevoli e responsabili attraverso l’adozione individuale e di gruppo di comportamenti coerenti con la difesa del bene comune per eccellenza, l’ecosistema, ha partecipato attivamente agli eventi proposti dalle Associazioni del territorio, coinvolgendo le docenti della scuola primaria del plesso Falconieri e i piccoli studenti in un gradevole “momento di riflessione interdisciplinare”.
Ad aprire il sipario, la psicologa Angela Roccella che ha illustrato ai bambini delle classi seconde e quinte i loro diritti in modo ludico e interattivo: momento appassionante che ha dato il via all’intonazione de “La marcia dei diritti”.
Successivamente, su biglietti a forma di foglia, alcuni alunni hanno scritto quelli che sono i loro diritti, diversi fra loro ma componenti un insieme inscindibile. Le foglie sono state affisse su un albero di polistirolo, donato da Alessandro Montalto, scrittore e socio “ViviSimeto” che affascinato dalla semplicità dei bambini, ha incontrato di nuovo i giovani studenti per spiegare loro l’importanza degli alberi in occasione dell’imminente “Festa dell’Albero”.
Attraverso brani poetici e slide ha delineato il millenario rapporto fra l’uomo e l’albero. Così, tanto romanticamente quanto spontaneamente, i Marconini hanno discusso dei diritti dei piccoli uomini e dei giovani alberi.
Nella mattinata del giorno seguente, 21 novembre, in occasione della “Giornata Nazionale degli Alberi” e dell’iniziativa “Benvenuti a Paternò”, promossa dal Centro Servizi di Volontariato Etneo, un gruppo di studenti delle classi terze di scuola media dello stesso “G. Marconi”, membri neo eletti del Consiglio Comunale dei Ragazzi, accompagnati dal Prof. Spina, hanno preso parte alla piantumazione di due alberi di acero nell’adiacente “Parco Marconi”, polmone verde del circondario scolastico, ripulito nei giorni precedenti dall’Anpas paternese.
È stato ricordato il ruolo che assolvono gli alberi per il pianeta, patrimonio vitale che si sta estinguendo a causa dei tanti incendi di origine dolosa che, ultimamente, hanno divorato migliaia di ettari della foresta amazzonica e non solo.
A tale scopo, il dirigente dell’Istituto Marconi, prof.ssa Maria Santa Russo, nel maggio scorso, riconoscendo come il collasso climatico e del mondo naturale di origine antropica costituisca con tutta evidenza una emergenza mondiale non più procrastinabile ha emesso una dichiarazione di stato di emergenza climatica ed ecologica.
L’Istituto, pertanto, si è attivato per ridurre i consumi di bottigliette di plastica, promuovere e rispettare la raccolta differenziata dei rifiuti, promuovere il riciclo e riuso dei materiali di uso quotidiano, promuovere percorsi di divulgazione scientifica, promuovere incontri con la Protezione Civile locale per informare la comunità scolastica sui comportamenti di prevenzione in previsione di eventi meteorologici estremi, incrementare l’utilizzo di prodotti per le pulizie biodegradabili, coinvolgere le studentesse e gli studenti nella cura degli spazi verdi della scuola.
Sensibili a queste tematiche, oltre all’Istituto Comprensivo “G. Marconi”, sono state le Associazioni di volontariato di Paternò, quali “ViviSimeto”, Anpas e “Alzheimer” che hanno preparato il lungo evento attraverso la pulizia di alcune aree della città e il rinverdimento con la messa a dimora di piante da fiore.
Il ricco programma di “Benvenuti a Paternò”, progetto di ecosostenibilità rivolto ai più giovani studenti delle scuole, iniziato il 15 novembre, si concluderà il 15 dicembre e ha l’obiettivo di creare i presupposti non solo per cambiare l’aspetto del territorio in quei luoghi resi brutti dalla presenza di rifiuti o deturpati dall’incuria di chi ci vive, ma anche per favorire la cultura del bello e la necessità di avviarsi verso una concezione davvero ecologica della vita nel Pianeta.