Sedici anni di reclusione per l’uomo accusato di avere stuprato un ragazzino, 10 anni per gli altri 3 imputati. Sono le richieste del Pm Trinchillo al processo per le violenze sotto il Castello di Paternò celebrato a porte chiuse. Alla sbarra vi sono 4 presunti pedofili accusati violenza aggravata.
I provvedimenti scaturirono dalla denuncia presentata da una madre di Biancavilla presso la locale Stazione Carabinieri allarmata dall’adescamento subito dal figlio minore attraverso il social network“Facebook” da parte di un adulto paternese, il quale, dopo generiche presentazioni, cominciava a condividere le foto del figlio sul proprio profilo. I Carabinieri di Biancavilla, su delega della procura etnea, avviarono immediatamente un’attività d’indagine. Già dalla visione del profilo Facebook dell’indagato si evidenziavano foto pubbliche di alcuni minorenni a torso nudo, emergendo altresì a carico dello stesso uomo anche una condanna per violenza sessuale ai danni di minori commessa nel 1995.
Nel maggio 2018 i Carabinieri, accompagnati dai minori e dai loro familiari, si sono recati nei luoghi frequentati con i loro aguzzini: ed entrambi i ragazzi, partendo dalla Biblioteca comunale di Paternò, portavano gli inquirenti attraverso la c.d. “Scalinata” nella zona della Torre Normanna, indicando il piazzale ove, non consenzienti, avevano consumato quei rapporti sessuali violenti.
La prossima udienza del processo è stata fissata per il 22 novembre.