Sulla questione ‘randagismo’ ad Adrano, “in relazione alla capacità di intervento del Comune, appalesatasi non sufficiente in rapporto all’entità del fenomeno, risulta più che mai urgente ed indifferibile un intervento diretto e straordinario da parte della Regione”. E’ il passaggio più importante dell’interpellanza presentata all’Assemblea regionale dal deputato Luca Sammartino di Italia Viva.
L’interpellanza in forma urgente è indirizzata al presidente della Regione, all’assessore alla Salute e all’assessore alle Autonomie locali. Nel provvedimento si chiede di conoscere quale sia l’esatta incidenza, anche in relazione ai dati eventualmente rinvenibili presso le competenti amministrazioni, del fenomeno del randagismo nel territorio comunale di Adrano; se in favore del Comune di Adrano siano stati erogati i fondi di cui alla legge regionale 3 luglio 2000, n.15, e se la stessa amministrazione comunale abbia in ogni caso proceduto all’implementazione degli interventi di competenza previsti dalla vigente normativa in materia. Da mesi, ormai, in tutto il territorio adranita la questione una emergenza sociale. “Il territorio del Comune di Adrano – scrive l’esponente politico catanese – risulta particolarmente colpito dal fenomeno del randagismo, con diversi episodi di attacco da parte di branchi di cani mordaci nei confronti di cittadini, in un contesto segnato da costante rischio e degrado igienico- sanitario in diverse aree della cittadina”.
Fino ad oggi l’amministrazione cittadina non ha mai sentito il bisogno di chiarire le modalità e i tempi per affrontare la situazione, inasprendo ancora di più lo stato d’animo dei cittadini che si trasformano in ‘vigilantes’ con telefonino soprattutto nelle vicinanze degli istituti di scuola primaria.
La vigente disciplina in materia – si legge nell’interpellanza – prevede che la Regione eroghi contributi in favore di Comuni ed associazioni per azioni di prevenzione e gestione del randagismo, operando peraltro una generale funzione di controllo sull’espletamento delle relative incombenze da parte dei Comuni stessi nel superiore interesse della sicurezza ed incolumità pubblica.
