Il caso della dottoressa del 118 denunciato da due sorelle adranite è finito sul tavolo dei vertici delle strutture sanitare Asp e 118. Sui tavoli dei responsabili del direttore generale dell’Asp, 3 Maurizio Lanza, e della responsabile del servizio che coordina le ambulanze, Isabella Bartoli, ci sono le ‘segnalazioni’ social fatte da Teresa e Mariagrazia Finocchiaro e gli articoli giornalistici sul caso.
Si sta procedendo alla verifica dei fatti per poi redigere una relazione sulla base della quale si deciderà se prendere o no provvedimenti disciplinari. I fatti sono accaduti il 22 ottobre scorso, dopo un primo ricovero – nell’ospedale di Biancavilla – della madre delle due sorelle.
L’arrivo, intorno alle 17.00 di pomeriggio, dell’ambulanza del 118 con al seguito la dottoressa, ha animato l’intervento: “Mi aspettavo di trovare una signora anziana, si alzi immediatamente perché sta meglio di me”. Subito dopo – stando a quanto raccontano le due figlie – il medico “…conferma la diagnosi di colica renale e infastidita dalla ‘perdita di tempo’ se ne va dicendo che qualora ci fossimo recati al Cannizzaro ci avrebbero riso in faccia”.
Nella stessa serata, all’ospedale ‘Cannizzaro’ la donna è stata operata d’urgenza per una grave infezione che stava causando una setticemia al rene sinistro.